“Il nostro gruppo chiude un trimestre di grande soddisfazione, grazie alla solidità degli indicatori economici, a dinamiche commerciali in sostanziale miglioramento, supportate da un contesto molto più favorevole”.
È con queste parole che Marco Carreri, Adi di Anima Holding, ha commentato i conti dei primi nove mesi del 2019.
I ricavi si sono attestati a 211,5 milioni (+3,8% a/a). Le commissioni nette d’incentivo sono salite a 24,9 milioni (+34,9% su base annua), mentre le commissioni nette di gestione a 211,5 milioni (+0,7% rispetto ai primi nove mesi del 2018).
I costi operativi sono saliti a 104,6 milioni (+8% a/a), al cui interno sono state computate le rettifiche di valore nette per 42,2 milioni (34,3 milioni nel periodo di confronto). I costi per il personale sono cresciuti a 33,8 milioni (+5,6% su base annua), mentre gli altri costi a 70,8 milioni (+6,9% rispetto ai primi nove mesi del 2018).
Tali dinamiche hanno portato a un risultato di gestione pari a 150,6 milioni (+2,1% rispetto al periodo di confronto).
Il periodo si è chiuso con un utile netto reported di 102 milioni (+4,8% rispetto ai primi nove mesi del 2018).
L’utile netto “normalizzato”, che non considera costi o ricavi straordinari e ammortamenti di intangibili a vita definita relativi alla Purchase Price Allocation, si è attestato a 128,7 milioni (+4% rispetto al periodo gennaio-settembre 2018).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2019 risulta pari a 244,1 milioni (311,6 milioni a fine 2018).