Mattinata di acquisti per la società guidata da Stefano Venier, che si porta in testa alle utility e rinnovabili e tra le migliori del Ftse Mib.
Intorno alle 10.30 il titolo Hera scambia a 3,934 euro in progresso del 2%, sovraperformando sia il Ftse Mib in sostanziale parità (-0,1%) sia l’indice settoriale di riferimento (+0,2%).
Le prime ore di contrattazioni spingono le azioni della multiutility bolognese a un nuovo massimo storico, oltre a segnare un +45% da inizio anno.
Una performance in scia ai positivi risultati dei primi nove mesi del 2019 approvati ieri, che hanno evidenziato la crescita di tutti i principali indicatori economico-finanziari.
In tale contesto, alcuni broker hanno rivisto al rialzo le proprie raccomandazioni. Banca akros ha alzato il target price a 4,10 euro dal precedente 3,80 euro, confermando il giudizio “accumulate”. Kepler Cheuvreux, invece, ha portato il prezzo obiettivo a 3,80 euro dal precedente 3,7, confemando l’indicazione “hold”.
Dalle raccomandazioni degli analisti raccolte da Bloomberg, su 9 giudizi complessivi 6 sono positivi e 3 neutrali, con un target price medio a dodici mesi di 3,76 euro.