IMA ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con una flessione dei ricavi e della gestione operativa sia in termini di assoluti sia di marginalità. Il gruppo ha chiuso però il periodo con un sensibile aumento dell’utile netto di competenza dei soci a 56,9 milioni, grazie al contributo della rivalutazione al fair value della partecipazione del 25% detenuta in ATOP, di cui IMA in luglio ne ha assunto il controllo. Le operazioni di M&A hanno però comportato un incremento dell’indebitamento finanziario netto a 769,3 milioni. Confermata la guidance.
Nel terzo trimestre dell’anno i ricavi di IMA sono diminuiti del 2,8% a 314,2 milioni rispetto al pari periodo del 2018.
Nella gestione operativa, l’Ebitda ante oneri non ricorrenti è sceso dell’8,1% a 40,9 milioni con un’incidenza sul fatturato diminuita al 13% (-80 basis point), appesantita in particolare dal business del Tabacco.
L’Ebit adjusted ha invece mostrato una riduzione del 34,1% a 20,9 milioni, con un margine del 6,7% (-320 basis point), scontando il sensibile aumento degli ammortamenti.
Il periodo si è però chiuso con un risultato netto delle attività in funzionamento più che raddoppiato da 20,8 del 3Q 2018 a 58,3 milioni del trimestre appena concluso.
Un inversione di tendenza che, nonostante l’andamento della gestione operativa e la presenza di minori oneri non ricorrenti, beneficia del deciso miglioramento della gestione finanziaria netta.
Quest’ultima passa infatti da un saldo negativo di 2,7 milioni a uno positivo per 56 milioni, grazie alla rimisurazione al fair value dell’interessenza del 25% già detenuta in ATOP pari a 56,3 milioni.
Includendo nei 9M 2018 il risultato delle attività dismesse, appartenenti al business Food & Dairy, l’utile netto di competenza dei soci risulta passato da 11,8 a 56,9 milioni.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2019 è salito a 769,3 milioni, rispetto ai 423,5 milioni rilevati lo scorso 30 giugno, a seguito delle operazioni di acquisizione di una quota di ATOP e di Perfect Pack.
Infine, il management ha confermato la guidance 2019, che stima i ricavi al di sopra di 1,6 miliardi, un Ebitda pari a circa 290 milioni includendo l’effetto dell’IFRS 16 e un significativo incremento dell’utile netto.