Unipol – In crescita premi e utile netto nei 9M 2019

I primi nove mesi del 2019 di Unipol hanno registrato una raccolta premi per 10 miliardi (+16,3% a/a). Tale andamento ha beneficiato dell’apporto positivo delle due componenti core. Il periodo si è chiuso con un utile netto reported di 923 milioni, rispetto agli 843 milioni dello scorso esercizio (utile netto normalizzato pari a 577 milioni, rispetto ai 503 milioni dei primi nove mesi del 2018).

I primi nove mesi del 2019 di Unipol hanno messo in luce una crescita del giro d’affari e dei margini operativi.

La raccolta premi di Unipol si è attestata a 10 miliardi (+16,3% rispetto al periodo di confronto), grazie soprattutto all’apporto della controllata UnipolSai.

La raccolta premi riferita al ramo vita è salita a 5,7 miliardi (+39,9% su base annua), trainata anche dal comparto bancassurance di Arca Vita (1,2 miliardi di premi; +44,1% rispetto al periodo di confronto).

La raccolta del segmento danni è cresciuta a 4,1 miliardi (+2,7% a/a), beneficiando dell’incremento del comparto non auto, con premi aumentati a 2,7 miliardi (+6% rispetto al periodo di confronto) e della tenuta del ramo auto (+0,1% su base annua a 3,1 miliardi). In merito al ramo danni, il Combined ratio è salito al 94,1% (93,5% al 30 settembre 2018), per il verificarsi di eventi atmosferici avversi nel terzo trimestre.

UnipolReC, costituita il 1° febbraio 2018, ha chiuso il periodo con un utile netto di 11milioni e con incassi pari a 83 milioni (31% del loro valore lordo dei crediti).

Il periodo si è chiuso con un utile netto reported di 923 milioni, rispetto agli 843 milioni dei primi nove mesi del (+9,5% a/a).

Entrambi i periodi sono stati condizionati da componenti straordinarie, al netto dei quali e a parità di perimetro, il gruppo ha realizzato un utile netto normalizzato di 577 milioni, rispetto ai 503 milioni del periodo di confronto (+14,6% su base annua).

Il periodo appena chiuso comprende gli effetti positivi della prima applicazione del consolidamento a patrimonio netto della partecipazione detenuta in Bper (pari a 413 milioni) e un onere 67 milioni legato ad un accordo sindacale, mentre i primi nove mesi del includevano la plusvalenza di 309 milioni dovuta alla cessione della quota in Popolare Vita.

Sul fronte della solidità patrimoniale, al 30 settembre 2019 il Solvency ratio si attesta al 179% (163% a fine 2018). Il patrimonio netto si fissa a 8,3 miliardi (6,3 miliardi al 31 dicembre 2018).