Il gruppo ha presentato ieri a mercati chiusi i risultati del terzo trimestre 2019, mostrando un ulteriore peggioramento del trend già evidenziato nei primi sei mesi dell’esercizio.
I ricavi hanno segnato un calo del 14,6% 70,5 milioni, per effetto della riduzione dei volumi a causa del rallentamento della domanda e della diminuzione del prezzo del rame.
Le minori vendite hanno riguardato sia il settore dei conduttori per avvolgimento, che ha risentito del rallentamento della domanda sul mercato europeo, sia il settore dei cavi, legato al mercato italiano.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda è diminuito del 73% a 0,8 milioni, con un’incidenza sul fatturato all’1,1% (-240 punti base), mentre l’Ebit è passato da 1,3 milioni a -1 milione.
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 0,5 milioni, rispetto all’utile di 1,5 milioni nel pari periodo 2018.
Dal lato patrimoniale, infine, l’indebitamento finanziario netto è diminuito a 49,2 milioni rispetto ai 62,1 milioni al 30 giugno 2019, principalmente per effetto della diminuzione del capitale circolante.
Nel complesso, nei nove mesi al 30 settembre 2019, i ricavi sono diminuiti del 12,4% a 240,9 milioni, l’Ebitda si è sostanzialmente dimezzato a 6,25 milioni e l’Ebit è diminuito da 7,82 milioni a 0,9 milioni. L’utile netto, infine, è sceso da 6,5 milioni a 2,1 milioni.