Apertura sopra la parità per le borse europee, dopo che le parole del consigliere economico alla Casa Bianca Larry Kudlow hanno riacceso le speranze sulle possibilità di un accordo commerciale.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,4% in area 23.580 punti. In frazionale rialzo anche il Dax di Francoforte (+0,35%), il Ftse 100 di Londra (+0,45%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%).
Kudlow ha dichiarato che un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina è vicino e che ci sono stati “progressi molto buoni” nelle trattative, mentre il presidente americano Donald Trump per ora “non è pronto ad assumere impegni”.
Sul fronte macro, dopo i dati deboli diffusi ieri che hanno alimentato nuovamente i timori sul rallentamento della crescita globale, il focus oggi sarà rivolto soprattutto alla lettura finale di ottobre dell’inflazione dell’Eurozona e alle vendite al dettaglio Usa.
Intanto il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, dopo le dichiarazioni di ieri del presidente della Federal Reserve Jerome Powell. Il cambio euro/dollaro si mantiene poco sopra quota 1,10 e il dollaro/yen in area 108,5.
Il chairman della banca centrale americana, intervenuto davanti al Comitato per il bilancio della Camera, ha allontanato i timori di recessione sostenendo che l’attuale crescita economica Usa sembra essere sostenibile.
Tra le materie prime in lieve rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,2%) a 62,4 dollari e il Wti (+0,3%) a 56,9 dollari, nonostante l’aumento superiore alle attese delle scorte Usa evidenziato ieri dai dati settimanali Eia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 165 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,31%, in scia alle tensioni nel governo sulla questione Ilva. Attesa mercati chiusi la revisione del giudizio di Dbrs sull’Italia, attualmente a BBB (high) con outlook stabile.
Tornando a Piazza Affari, bene Saipem (+2%) che secondo alcune indiscrezioni starebbe considerando una combinazione con la norvegese Subsea 7. In rialzo anche Hera (+1,5%) e Azimut (+1%), mentre arretra Ferragamo (-0,6%).