Tamburi – Le plusvalenze fanno salire l’utile netto pro-forma nei 9M 2019

Tamburi Investment Partners (Tip) ha chiuso i primi nove mesi del 2019 con ricavi generati dall’attività di consulenza per 6,1 milioni (3,9 milioni nel periodo di confronto).

Il totale dei costi operativi sono scesi a 15,5 milioni (20,4 milioni nel periodo di confronto), in quanto questi ultimi comprendevano oneri non ricorrenti sostenuti dalla controllata TXR in relazione alla quotazione di Roche Bobois ed altri oneri che, in applicazione dell’Ifrs16, non vengono più registrati tra i costi.

Tali dinamiche hanno portato a un risultato operativo negativo per 9,4 milioni, contro il rosso di 16,5 milioni dei primi nove mesi del 2018.

I proventi finanziari sono ammontati a 58,1 milioni (16,6 milioni nei primi nove mesi del 2018), mentre le quote di risultato di partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si sono attestate a 50 milioni (11,7 milioni del periodo di confronto).

Il periodo si è chiuso con un utile netto pro-forma di 84,4 milioni (7,3 milioni nel periodo gennaio-settembre 2019).

Il risultato è stato positivamente influenzato dalla plusvalenza di circa 15,7 milioni realizzata dalla vendita della quota detenuta in iGuzzini e da quelle di 31,5 milioni realizzate sui disinvestimenti delle partecipazioni in Fca, Ferrari e Nice. Tra le altre partecipate, Ipgh ha apportato circa 10,6 milioni.

La posizione finanziaria netta a fine settembre è negativa per circa 293 milioni (negativa per 140,5 milioni al 31 dicembre 2018). L’incremento risente sia dei corposi investimenti finalizzati nel periodo che della variazione dell’area di consolidamento.

Il patrimonio netto, sempre al 30 settembre, si attesta a 842 milioni (666,4 milioni a fine 2018), dopo un buy-back per circa 15,4 milioni e dopo avere distribuito dividendi per circa 11,1 milioni, principalmente a seguito delle riprese di valore delle partecipazioni valutate a fair value.