Banca Sistema ha siglato un accordo vincolante per l’acquisto del ramo d’azienda credito su pegno del gruppo Intesa Sanpaolo, per un corrispettivo, incluso l’avviamento, pari a 34 milioni. L’operazione verrà effettuata dalla controllata ProntoPegno, che sarà adeguatamente patrimonializzata.
Il ramo, che genera utile, è costituito da crediti che ammontano a circa 60 milioni e sei filiali (Torino, Napoli, Firenze, Mestre, Parma e Civitavecchia). Gli impieghi, stabili negli ultimi due anni, hanno generato un margine di intermediazione annuo di circa 9 milioni di euro.
Tramite questa acquisizione, il gruppo, mantenendo invariato il focus su asset con elevati ritorni e bassa rischiosità, fa un significativo passo avanti in questo business rafforzando la propria posizione di mercato. Le sei filiali del ramo si aggiungeranno a quelle di ProntoPegno, garantendo una maggiore diversificazione geografica.
Alcune fondazioni di origine bancaria, previa approvazione dei rispettivi organi deliberanti, entreranno a far parte del capitale di ProntoPegno senza che questo pregiudichi il controllo della società da parte di Banca Sistema.
La stima dell’impatto dell’acquisizione ad oggi sul Cet1 ratio è di circa 170/180 pb rispetto al valore al 30 settembre 2019, non previsto nel piano industriale 2018–2020. Il Cet1 pro-forma a fine settembre era pari a 13,4 per cento.
Post acquisizione del ramo, per cui è atteso il via libera delle autorità competenti, il credito su pegno genererà utili netti su RWA (Risk Weighted Assets) superiore al 5%, più alto dell’attuale livello di Banca Sistema.
Gianluca Garbi, Ad di Banca Sistema, ha commentato: “Questa acquisizione si inserisce nell’ambito della strategia di crescita del gruppo e della costante attenzione a cogliere opportunità sul mercato, impiegando al meglio il capitale in eccesso e avvalendosi, essendo la capogruppo una banca, di un costo della raccolta contenuto”.
“L’operazione, che non preclude la crescita negli altri core business, posiziona ProntoPegno come primario operatore nel credito su pegno in Italia e permetterà di consolidare gli investimenti messi finora in campo in questo settore, valorizzando le risorse del ramo acquisito e generando un RoAE a doppia cifra”, ha aggiunto il manager.