La società ha comunicato che proseguono le analisi del provvedimento del Tribunale di Forlì, che lo scorso 15 novembre ha rigettato l’omologazione dell’accordo di ristrutturazione raggiunto con i creditori e dei suoi effetti sull’operazione in corso di ripatrimonializzazione e di ristrutturazione dell’indebitamento del gruppo Trevi.
In particolare, la società si dice convinta dell’erroneità del provvedimento e che presenterà nei prossimi giorni reclamo alla Corte di Appello di Bologna affinché venga accolta la richiesta di omologazione dell’accordo.
Sono state inoltre attivate le procedure per l’adozione di tutte le opportune misure conservative della manovra di ristrutturazione in corso, sia con gli azionisti che hanno assunto impegni di sottoscrizione dell’aumento di capitale, sia con le banche e le istituzioni finanziarie partecipanti all’accordo di ristrutturazione, sia infine con Megha Engineering & Infrastructures Ltd in relazione agli accordi per il trasferimento in favore di quest’ultima della Divisione Oil&Gas del Gruppo Trevi, con l’obiettivo di non pregiudicare il buon esito della manovra nell’attesa degli esiti del sopra menzionato reclamo.
Tenuto conto delle iniziative sopra descritte, la società ritiene non verosimile che si possa procedere all’esecuzione dell’aumento di capitale deliberato lo scorso 17 luglio entro l’anno in corso.