Intesa SP – Utile netto a 659 mln per il private banking nei 9M 2019

Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking (gruppo Intesa Sanpaolo) ha registrato nei primi nove mesi 2019 un utile netto di 659 milioni, con un marginale incremento rispetto ai 657 milioni del periodo gennaio-settembre 2018.

Le commissioni nette si sono attestate a 1.276 milioni (+1% a/a). Il 93% delle commissioni è rappresentate dalla componente ricorrente, mentre le performance fee sono state pari a 2 milioni, a fronte di un saldo nullo nel corrispondente periodo del 2018.

Il margine di interesse, pari a 132 milioni, ha evidenziato un incremento del 14% rispetto ai primi nove mesi del 2018.

Alla fine di settembre 2019 le masse amministrate hanno toccato il livello record di 235,9 miliardi, in crescita dell’11% rispetto al 31 dicembre 2018. L’evoluzione delle masse rispetto alla fine del 2018 è attribuibile sia alla performance di mercato, che ha inciso positivamente sui patrimoni per 15,5 miliardi, sia alla raccolta netta di oltre 7,3 miliardi (7,9 miliardi nell’analogo periodo del 2018).

I flussi netti del periodo si sono concentrati prevalentemente sulla componente di risparmio amministrato (6,3 miliardi), mentre la raccolta netta di risparmio gestito, pari a 1 miliardo, ha evidenziato una dinamica trimestrale in deciso miglioramento nel corso dell’anno.

I coefficienti patrimoniali consolidati di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking si confermano ampiamente al di sopra dei livelli minimi richiesti dalla normativa, con il Common Equity Tier 1 ratio risultato pari a 19,7% al 30 settembre 2019.

“I risultati premiano il modello di servizio di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, capace di affrontare ogni condizione di mercato, grazie ai nostri professionisti che sanno proporre prodotti e servizi diversificati e coerenti con i bisogni della clientela.

“In questi nove mesi” osserva Paolo Molesini, amministratore delegato e direttore generale di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, “continuiamo a generare valore in modo consistente e sostenibile, grazie al lavoro di tutta la struttura, su cui investiamo in modo mirato, tanto sulla formazione quanto sull’innovazione di prodotto.

L’eccezionale lavoro quotidiano dei nostri 5.900 private banker e consulenti finanziari si evidenzia tanto nei dati complessivi della divisione, quanto nel loro portafoglio medio, cresciuto fino a quasi 40 milioni (rispetto ai 36 milioni del 2018)”.