Nel terzo trimestre 2019 il gruppo La Doria ha riportato ricavi aumentati del 7% a 174,3 milioni.
Una dinamica positiva che si è riflessa a livello di gestione operativa, con l’Ebitda e l’Ebit saliti rispettivamente del 5,5% a 17 milioni e del 9,6% a 12 milioni. I relativi margini sono rimasti sostanzialmente stabili rispettivamente al 9,7% e al 6,9 per cento.
La voce ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti ha registrato un calo del 3,2% a 5 milioni.
I proventi finanziari netti sono rimasti sostanzialmente invariati a 0,8 milioni.
L’utile netto di gruppo è aumentato del 6% a 9,2 milioni.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 135 milioni, in aumento di 27,8 milioni rispetto a fine giugno 2019.
Nei primi nove mesi del 2019 i ricavi consolidati si sono attestati a 532,9 milioni, in aumento del 4% mentre l’utile netto si è fissato a 19 milioni, contro i 21,8 milioni realizzati nei primi nove mesi dell’esercizio precedente.
La Doria che segnala che il 2019, come previsto, dimostra di essere un anno sfidante a causa di una congiuntura di settore contraddistinta, da una parte, da una dinamica inflattiva per alcune materie prime, dall’altra dal basso livello dei prezzi di vendita per il perdurare della pressione sui fornitori ad opera delle catene distributive.
Per l’ultimo trimestre 2019 prevede, in linea con il trend dei primi nove mese, un aumento dei volumi di vendita e un lieve rialzo dei listini nonché il proseguimento degli effetti positivi degli investimenti avviati nel 2018 che andranno a pieno regime nel 2021.
In tale scenario di riferimento la società continuerà a lavorare su una forte crescita dei volumi supportata dall’esecuzione del citato piano quadriennale degli investimenti che vedrà impiegare risorse complessive per circa 125 milioni.
Piano che si pone come obiettivo quello di concentrarsi su prodotti a più alto valore aggiunto che presentano tassi di crescita più significativi e livelli di marginalità più elevati e, allo stesso tempo, di rendere il gruppo sempre più competitivo sotto il profilo dei costi attraverso lo sfruttamento delle economie di scala e il miglioramento dell’efficienza produttiva e logistica.