Mercati – Focus su commercio e retail, Milano (-0,6%) frena con Europa e Wall Street

Chiusura incerta per i principali indici azionari europei, al di sotto dei massimi intraday registrati in mattinata, penalizzati in parte dal lieve peggioramento di Wall Street.

A piazza Affari il Ftse Mib archivia le contrattazioni nuovamente in calo dello 0,6% a 23.329 punti. Debole anche il Cac 40 di Parigi (-0,3%), poco mossi il Dax di Francoforte (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (flat).

Oltreoceano, si muovono con cautela Dow Jones (-0,3%), S&P 500 (invariato) e Nasdaq (+0,1%), frenati dal comparto retail dopo i conti di Home Depot (-4,7%) e Kohl’s (-17%), che hanno tagliato le rispettive guidance. Indicazioni che preoccupano gli investitori in vista della stagione di shopping natalizio alle porte, in un contesto sempre appesantito dagli interrogativi legati al commercio e ai dazi.

Sullo sfondo permangono le indiscrezioni secondo cui la Cina sarebbe scettica sulla possibilità di raggiungere in breve tempo un’ampia intesa con gli Usa e in particolare con Donald Trump. Tuttavia, i mercati hanno accolto positivamente l’ulteriore proroga di tre mesi del blocco commerciale nei confronti di Huawei stabilita dal governo americano.

Sul Forex, l’euro/dollaro rimane stabile a 1,1079 e il cambio fra biglietto verde e yen resta poco mosso a 108,62 mentre la sterlina ritraccia leggermente dopo i recenti rialzi, portandosi a 1,293 dollari e 0,8567 nei confronti della moneta unica.

Il tutto all’indomani dell’incontro fra Jerome Powell e Trump, con il numero uno della Fed fermo sulle proprie posizioni in tema di politica monetaria nonostante le pressioni del presidente americano per ottenere tassi più bassi.

Tra le materie prime perdono terreno le quotazioni del greggio, con il Brent a 61,57 dollari (-1,4%) e il Wti a 56,02 dollari (-2%) al barile. Pesano le indiscrezioni secondo cui l’Opec e la Russia sarebbero orientati a non ridurre ulteriormente la produzione nel prossimo incontro del cartello in programma il 5 dicembre. L’oro si riporta sopra i 1.470 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si amplia a 157 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,24% (fonte Bloomberg), ancora condizionato dal caso ex-Ilva ancora aperto e dell’iter di approvazione della manovra ora in Senato.

Intanto, nel Vecchio Continente, i governi dei Paesi Ue, il Parlamento e la Commissione hanno raggiunto un accordo sul bilancio 2020 che prevede un aumento dei fondi per la lotta ai cambiamenti climatici, la protezione delle frontiere e la creazione di un sistema satellitare europeo.

Tornando a Piazza Affari, fra le blue chip gli acquisti premiano Bper (+2,9%) e Diasorin (+2,1$%), seguite da Azimut (+1,3%) e Telecom Italia (+1,3%) mentre arretrano Terna (-1,9%), Generali (-1,8%) e Poste Italiane (-1,7%).