Mercati – Apertura negativa, a Milano in luce Nexi

Apertura debole per le borse europee, dopo che il Senato Usa ha approvato un provvedimento contro le violenze a Hong Kong inasprendo i rapporti con la Cina. A Milano il Ftse Mib cede lo 0,4% in area 23.220 punti.

In calo anche il Dax di Francoforte (-0,7%), il Ftse 100 di Londra (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%).

Si raffredda ulteriormente l’ottimismo circa la possibilità che Washington e Pechino firmino un accordo commerciale a breve, dopo la condanna del governo cinese alle misure americane a sostegno dei contestatori a Hong Kong.

Iniziativa che potrebbe complicare ulteriormente le trattative tra le parti, mentre il presidente americano Donald Trump è tornato a minacciare di aumentare nuovamente le tariffe se la Cina non accetterà un accordo che soddisfi gli Stati Uniti.

Ad appesantire ulteriormente il sentiment dei mercati hanno contribuito inoltre i deboli dati sul commercio giapponese e alcune trimestrali deludenti di società retail Usa, che hanno fatto da promemoria sul rallentamento della crescita globale e sull’impatto della guerra dei dazi.

In particolare, a ottobre l’export giapponese è diminuito del 9,2% su base annua rispetto al -7,6% atteso dagli economisti e al -5,2% di settembre, segnando una riduzione per il settimo mese consecutivo e il calo più marcato degli ultimi tre anni.

Intanto il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, in attesa della diffusione questa sera delle minute della Federal Reserve. Il cambio euro/dollaro scambia a 1,107 e il dollaro/yen a 108,4.

Tra le materie prime l’oro risale a 1.478 dollari l’oncia, mentre sono ancora in ribasso le quotazioni del greggio dopo il calo di ieri, con il Brent (-0,3%) a 60,7 dollari e il Wti (-0,1%) a 55,1 dollari in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 158 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,21%, mentre resta complessa la situazione sul fronte politico con il nodo ex-Ilva e le tensioni sul Fondo salva stati.

Tornando a Piazza Affari, in luce Nexi (+3,3%) in scia alle indiscrezioni secondo cui sarebbe allo studio un’alleanza strategica con Intesa SP che prevede la cessione della sua divisione “acquiring” alla società di pagamenti digitali a fronte di un ingresso nel capitale di Nexi.

In rosso invece Cnh (-1,3%), Banco Bpm (-1,3%), Eni (-1,1%) e Prysmian (-1%). Poco mossa Snam (+0,1%) in attesa del consiglio di amministrazione per l’approvazione del nuovo piano strategico.