Mercati Usa – Apertura in ribasso su rinnovata incertezza commerciale

Partenza debole a Wall Street in scia al riaccendersi delle tensioni nei rapporti tra Stati Uniti e Cina. Dopo pochi minuti di scambi, S&P 500 e Dow Jones cedono lo 0,2% mentre il Nasdaq cede lo 0,3 percento.

Il Senato Usa ha approvato un provvedimento a favore dei manifestanti di Hong Kong, criticato duramente dal governo cinese che ha annunciato ripercussioni senza però specificare ulteriori dettagli.

Si complicano quindi ulteriormente le trattative per raggiungere la fase uno dell’intesa, mentre il presidente americano Donald Trump è tornato a minacciare di aumentare nuovamente le tariffe nel caso in cui i negoziati in corso dovessero fallire.

Ad appesantire ulteriormente il sentiment dei mercati hanno contribuito inoltre i deboli dati sul commercio giapponese e alcune trimestrali deludenti di società retail Usa, che hanno fatto da promemoria sul rallentamento della crescita globale e sull’impatto della guerra dei dazi.

I conti deludenti diffusi ieri da Home Depot e Kohl’s sono stati parzialmente mitigati oggi dai risultati migliori delle attese di Target, in rialzo del 9% in avvio dopo aver inoltre alzato la guidance sulle vendite per l’intero anno.

Intanto il biglietto verde si rafforza leggermente nei confronti delle altre valute con il cambio euro/dollaro a 1,106 e il dollaro/yen a 108,6, in attesa della diffusione questa sera delle minute della Federal Reserve.

In particolare, i verbali dell’ultima riunione del Fomc sveleranno il consenso all’interno del board sulla decisione di mettere in pausa qualsiasi intervento sui tassi di interesse e che vi sarà un ulteriore taglio solo in caso di un significativo deterioramento dell’outlook.

Tra le materie prime in rimonta le quotazioni del greggio dopo il calo di ieri, con il Brent (+1%) a 61,5 dollari e il Wti (+1%) a 55,8 dollari in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.

Nel comparto del reddito fisso, infine, prosegue la discesa dei rendimenti dei Treasury, con il tasso sul decennale americano in ribasso di tre punti base all’1,75% e quello sul biennale di un punto base all’1,59 percento.