Obbligazioni – Boccata di ossigeno per i Btp in un contesto politico delicato

Prevalenza di segni rossi per le borse del Vecchio Continente, con Milano che tuttavia resiste poco sopra la parità.

Una battuta di arresto, che ha preso avvio in mattinata, scaturita dalle nuove tensioni che costellano il delicato dialogo Usa-Cina. L’approvazione da parte del Senato americano di un provvedimento a sostegno dei manifestanti di Hong Kong è stata condannata da Pechino che l’ha definita come “un’interferenza nei propri affari interni”, minacciando ritorsioni qualora il testo venga firmato dal presidente Trump e tradotto in legge.

In aggiunta a ciò, il presidente Trump ha ribadito di essere pronto ad aumentare ulteriormente le tariffe qualora la Cina non accetti un’intesa soddisfacente per gli Usa.

Tornando in Europa, il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha segnalato che Francia e Italia dovranno adottare delle misure per allineare le rispettive manovre finanziarie 2020 alle regole comunitarie, ma non è richiesta alcuna modifica immediata ai loro progetti di bilancio.

Una lieve boccata di ossigeno per i rendimenti dei Btp italiani, che in un contento di benchmark europei in ripresa, limano alcuni centesimi, portando il decennale all’1,31%, con lo spread stabile a 167 punti base.

Una situazione che resta comunque complessa sul fronte politico con il nodo ex-Ilva e le tensioni sul Fondo salva Stati. Su quest’ultimo tema, secondo indiscrezioni di stampa, l’Italia potrebbe chiedere un rinvio nel Consiglio europeo di dicembre, che dovrebbe compiere gli ultimi passi verso la riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes).

Cambi stabili sul mercato forex e volumi ancora contenuti.