Non si arrestano le vendite su Trevi a Piazza Affari che, dopo aver lasciato sul terreno il 18% nella seduta di lunedì e nonostante il lieve rimbalzo di ieri (+2,5%), arretra oggi del 4,3% in area 18,8 euro.
Un crollo innescato dalla decisione annunciata venerdì dal Tribunale di Forlì, che ha rigettato l’omologazione dell’accordo di ristrutturazione raggiunto dalla società con i creditori, rendendo di fatto inverosimile l’esecuzione dell’aumento di capitale (deliberato lo scorso 17 luglio) entro la fine del 2019.
Una decisione che la società ritiene erronea e contro la quale ha già presentato reclamo alla Corte di Appello di Bologna, provvedendo contestualmente ad attivare tutta una serie di misure conservative della manovra di ristrutturazione in corso, in attesa dell’esito del sopracitato reclamo.
Si ricorda intanto che, a partire dal 18 novembre, è divenuto effettivo il raggruppamento azionario nel rapporto di 1 nuova azione ogni 100 azioni esistenti.
