F2i, fondo infrastrutturale italiano attivo nelle energie rinnovabili e nelle reti di distribuzione gas, si sarebbe sfilato dalla corsa per Sorgenia, produttore e venditore di energia elettrica e gas messo in vendita da un pool di banche azioniste, tra cui Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps e Banco Bpm che ne avevano rilevato la proprietà da De Benedetti.
E’ quanto riporta il Messaggero, che conferma Iren e A2A, in cordata con il gruppo ceco Eph, tra i pretendenti.
Le banche azioniste hanno ora gli occhi puntati sulle mosse dell’utility guidata da Massimiliano Bianco che, nell’ultima conference call con gli analisti per i risultati 9M 2019 ha ribadito l’obiettivo di aggiudicarsi l’operatore energetico, non escludendo però di essere interessata soprattutto ad alcune singole parti della società.
Nella stessa sede, poi, il Comitato di Sindacato dei soci pubblici azionisti di Iren, costituito dai sindaci di Torino, Genova e Reggio Emilia, si erano detti pronti a sostenere le opportunità di crescita anche per linee esterne della multiutility emiliana, in particolare le operazioni su Sorgenia e Cva.
Per rimanere nella partita Iren dovrebbe apportare diversi aggiustamenti al piano industriale al 2024 approvato a fine settembre, in quanto dovrebbe accollarsi l’indebitamento di Sorgenia, circa 800 milioni, oltre all’esborso per l’acquisizione del capitale.