Analisi Tecnica – Dovalue: pressione ribassista ancora elevata

Il mancato superamento dell’importante soglia, non soltanto psicologica, di 12 euro ha innescato un deciso movimento discendente che ha spinto le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati per conto di banche e industrie fino a 9,94 euro. Sulla tenuta di questo livello, a partire dal primo pomeriggio di oggi i corsi delle azioni Dovalue hanno effettuato un tentativo di rimbalzo fino a 10,28 euro che si è parzialmente e gradualmente esaurito con l’avvicinarsi della chiusura, evidenziando così la presenza di una pressione ribassista ancora elevata.

La continuazione del sopracitato trend ribassista di breve periodo per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Andrea Mangoni sembra essere così subordinata al cedimento di un primo supporto statico posizionato a 9,94 euro, con possibile discesa fino al successivo supporto individuabile a 9,74 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Dovalue potrebbe essere poi proiettati rapidamente verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 9,60 euro, al di sotto del quale il successivo target è individuabile a quota 9,40 euro.

Un primo segnale di forza per le quotazioni dei titoli del gruppo veronese, al contrario, potrebbe arrivare dal superamento, confermato in chiusura di seduta, di una prima resistenza statica posizionata a 10,28 euro (massimo intraday odierno) in quanto la minore pressione dei venditori potrebbe permettere un veloce allungo in direzione della successiva barriera individuabile a 10,64 euro. Nel caso di breakout di questo livello i corsi delle azioni Dovalue potrebbero accelerare verso gli obiettivi rialzisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 10,80 euro prima e a quota 10,94 euro in seguito.

La performance da inizio anno dei titoli Dovalue è pari a +10,1% (-31,8% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 7 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 13,30 euro, con un potenziale rialzista del 30,6 per cento.

Quotazione di riferimento: 10,18 euro

 

+7,5% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 10,94 euro;

+6,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 10,80 euro;

+4,5% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 10,64 euro;

+1,0% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 10,28 euro;

 

-2,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 9,94 euro;

-4,3% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 9,74 euro;

-5,7% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 9,60 euro;

-7,7% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 9,40 euro.