I numeri dei primi nove mesi del 2019 confermano il trend di crescita della società bresciana che, al 30 settembre 2019, oltre ad aver realizzato un fatturato di 15,2 milioni (+21,3% a/a), ha visto il numero utenti con linee dati superare le 30.000 unità (+21%) e la rete raggiungere una lunghezza di 2.500 km. L’ulteriore rafforzamento sarà supportato da un piano di investimenti da 30 milioni nel triennio 2019-2021. Dinamicità premiata in Borsa dagli investitori come dimostra il +129% raggiunto dalla quotazione ad oggi dal titolo.
Modello di business
Intred è un operatore di telecomunicazioni specializzato nella connettività delle reti in banda ultra-larga, banda larga, wireless, telefonia fissa e servizi cloud, per clienti Business e Retail.
La società, fondata nel 1996 da Daniele Peli, vanta una forte presenza in Lombardia, in particolare nella provincia di Brescia con una quota di mercato pari al 9%.
Il modello di business, incentrato sulla vendita di connessioni in banda ultralarga, presenta principalmente due caratteristiche, quali lo sviluppo della rete e la generazione di ricavi ricorrenti.
La società sceglie di volta in volta se avvalersi di reti di terzi già esistenti o investire nello sviluppo della rete di accesso necessaria erogando direttamente i propri servizi alla clientela con benefici in termini di marginalità, qualità e controllo della rete.
I canoni ricorrenti consentono inoltre di poter controllare in modo più efficiente i flussi finanziari in ingresso e pianificare lo sviluppo, potendo contare anche su una customer base consolidata.
Ultimi avvenimenti
Intred ha recentemente sottoscritto un rilevante accordo quadro con Fastweb per l’acquisto e cessione del diritto d’uso di fibra ottica spenta: operazione che consentirà alla società di sviluppare la propria rete in diversi comuni lombardi, con un impatto positivo sulle vendite di connettività in fibra ottica nelle province di Milano, Monza e Brianza, Lecco, Como e Bergamo.
Gli accordi riguardano l’utilizzo di fibra ottica spenta in modalità IRU da parte di Fastweb e Intred che incrementeranno la copertura della rete. Intred acquisterà un primo lotto di circa 60km di fibra ottica spenta che Fastweb consegnerà entro i primi tre mesi del 2020.
Sul fronte dei fondamentali, ad inizio novembre la società ha annunciato il fatturato dei primi nove mesi del 2019, pari a 15,2 milioni e in progresso del 21,3% su base annua. Una crescita sostenuta prevalentemente dalla vendita di connessioni a banda ultralarga (+47% vs 30 settembre 2018) con un incremento del numero degli utenti con linee dati saliti del 21% a 30.350, frutto, come sottolineato dall’amministratore delegato e Co-Founder Daniele Peli, “di un costante impegno nell’investire quote importanti del nostro fatturato in innovazione sia in termini tecnologici, sia in procedure”.
Conto economico
Positivo anche l’andamento nel primo semestre 2019, sostenuto da un incremento delle vendite di connessioni in banda ultralarga (FTTH e FTTC) coerentemente con le strategie commerciali poste in essere, volte ad incentivare i propri clienti a passare a connessioni in fibra ottica.
I numeri dei primi sei mesi del 2019 hanno messo in evidenza un’importante crescita dei principali indicatori economici: la top line si è attestata a 10 milioni (+21,4%), l’Ebitda a 4,1 milioni (+24,1% a/a) con la relativa marginalità al 41,4% (40,5% nel 1H 2018) e l’utile netto a 2,1 milioni (+35,8% a/a).
Analogo andamento ha caratterizzato il 2018, con un fatturato complessivo salito a 17,2 milioni (+19,4% a/a), un Ebitda di 6,8 milioni (+19,5%) che, al netto degli effetti contabili della quotazione si sarebbe attestato a 7,3 milioni, superando il target di 6,5 milioni previsto dal meccanismo azioni PAS (Price Adjustment Share) stabilito in sede di quotazione (Ebitda margin rettificato al 41,7%). Esercizio chiuso con un utile netto di 3,2 milioni (+26,4%).
Breakdown Ricavi
Osservando il breakdown dei ricavi emerge un progressivo aumento di quelli derivanti dalle connessioni in banda ultralarga FTTH per l’utenza business, salita nel primo semestre 2019 al 54,4%, a scapito della connettività a banda larga e della connettività RDSL la cui incidenza sul fatturato è scesa rispettivamente al 17,7% e al 9,5%.
La ripartizione del giro d’affari per tipologia di cliente si mantiene invece stabile con i due principali segmenti di business (imprese e aziende) e residenziali (privati e famiglie) rispettivamente al 54% e 29%.
Dati Operativi
Lo sviluppo della connessione in banda larga nel territorio di operatività (2.500km al 30 settembre 2019) ha sostenuto, coerentemente con le strategie societarie, l’incremento del numero degli utenti con linee dati (banda ultra-larga, larga, wireless) pari a 30.350 unità (+21% vs 30/09/18).
Stato Patrimoniale
Gli 11 milioni raccolti nel 2018 con l’Ipo (compreso il successivo esercizio dell’opzione greenshoe) hanno consentito di migliorare il livello di patrimonializzazione (24,4 milioni al 30 giugno 2019) e la solidità finanziaria.
I dati al 30 giugno 2019 evidenziano una posizione finanziaria netta positiva di 5,7 milioni, in lieve calo rispetto ai 6,6 milioni di fine dicembre 2018 per effetto degli investimenti effettuati nel periodo (3,3 milioni) e concentrati sullo sviluppo della rete di accesso in fibra ottica.
Ratio
Gli indicatori di bilancio mostrano una struttura finanziaria solida e un ottimo livello di redditività (17% dato 1H19 annualizzato). Il ROE risulta infatti in aumento rispetto al 2018, quando la maggiore patrimonializzazione post Ipo aveva contenuto il ratio al 14% (27% nel 2017).
Outlook
Lo scorso maggio Intred ha approvato un Piano di Investimenti 2019-2021 da 30 milioni finalizzato allo sviluppo delle reti infrastrutturali di proprietà sul territorio lombardo, dove Intred intende consolidare la propria presenza, in particolare nelle provincie di Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Como e Lecco, oltre a quella di Brescia.
Il piano sarà finanziato con le risorse raccolte in sede di Ipo e mediante generazione di cassa, ed eventualmente attraverso il ricorso al debito.
Gli investimenti interesseranno prevalentemente le tecnologie FTTH PTP in modalità attiva (Active Optical Network – AON) e FTTH GPON in modalità passiva (Passive Optical Network – PON), con un’importante quota di investimenti che sarà destinata inoltre ad apparati di trasmissione di ultima generazione DWDM, in grado di aumentare e ottimizzare esponenzialmente le performance della fibra ottica nella trasmissione dati su media e lunga distanza.
Le proiezioni future, realizzate dagli analisti di Integrae Sim, evidenziano un forte sviluppo del valore della produzione, pari a 35,6 milioni nel 2022 (cagr 18,7%). Dinamica positiva attesa in aumento a livello di ebitda, con quest’ultimo che raggiungerà 14,8 milioni (cagr 21,5%) con una redditività al 41,8%. Trend in forte crescita infine anche per l’utile netto, atteso a 7,7 milioni (cagr 24,6%).
Punti Di Forza
- Presenza consolidata nell’area geografica di competenza (aree di copertura Brescia,Bergamo, Mantova) con il miglior profilo finanziario e il più alto potenziale economico;
- Business model profittevole basato su relazioni a lungo termine con la clientela, il 94% del fatturato deriva da ricavi ricorrenti;
- Ampia offerta di servizi: connettività in banda larga e ultralarga, connettività wireless, telefonia fissa e servizi cloud;
- Larga base di clientela;
- Basso churn rate;
- Copertura capillare con un’estensione di rete di 2.500km;
- Infrastruttura di rete tecnologicamente avanzata, gestita da personale dipendente dotato delle migliori certificazioni nell’ambito delle TLC;
Punti Di Debolezza
- Minori capacità di investimento rispetto agli altri player delle telecomunicazioni;
- Mancanza di un’offerta commerciale nel segmento mobile;
- Esperienza di marketing inferiore rispetto ai grandi operatori di telecomunicazioni
Opportunità
- Espansione geografica nella provincia di Bergamo, Mantova, Monza Brianza, Como e Lecco, anche attraverso acquisizioni;
- Ritardo strutturale a livello nazionale nello sviluppo di infrastruttura in fibra ottica;
- Accesso limitato in Italia ai servizi di banda ultra larga rispetto ad altri paesi europei.
Minacce
- Maggiore concorrenza con i grandi player italiani di telecomunicazioni;
- Potenziale arrivo di nuovi servizi o tecnologie finalizzate a fornire ai clienti connessioni sempre più performanti con prezzi molto concorrenziali.
Borsa
Intred è sbarcata a Piazza Affari il 18 luglio 2018, chiudendo le contrattazioni a 2,70 euro e registrando un rialzo del 18,9% rispetto al prezzo di collocamento (2,27 euro) con oltre 500.000 azioni scambiate.
Un esordio estremamente positivo che ha rappresentato il punto di partenza di quella corsa borsistica intrapresa fino ad oggi (5,20 euro; +129%). Una performance che assume ancora più rilevanza se confrontata con l’andamento registrato dal Ftse Aim Italia nel medesimo orizzonte temporale (-19%).
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