Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha archiviato le contrattazioni a +0,4%, rispetto al -0,1% del corrispondente indice europeo.
Seduta debole per i principali Eurolistini, con Milano unica piazza positiva con il Ftse Mib che termina a +0,1% in scia al via libera, seppur con riserva, da parte della Commissione Europea alla manovra economica. Il tutto dopo l’approvazione da parte del Senato statunitense di un provvedimento a sostegno dei manifestanti di Hong Kong, che acuisce nuovamente le tensioni fra Washington e Pechino e allontana le speranza sul raggiungimento di un accordo commerciale..
Ciononostante, rimbalzano le quotazioni del greggio che annullano gran parte delle perdite delle due sedute precedenti, in cui Wti e Brent avevano lasciato sul terreno rispettivamente il 4,3 e il 3,8 per cento. I dati rilasciati dall’Energy Information Administration hanno riportato che, nel corso della precedente settimana, le scorte di greggio Usa sono aumentate di 1,4 milioni di barili, un incremento più contenuto rispetto a quello di 6 milioni di barili stimato dal dato Api.
Poco dopo la chiusura, i futures su Wti e Brent avanzano rispettivamente del 3,2% e del 2,6 a 57,1 e a 62,5 $/bl.
Sull’azionario, il rialzo delle quotazioni del greggio traina il comparto, con gli acquisti che ripartono su tutte e tre le big; Tenaris (+1,6%), Saipem (+1,3%) ed Eni (+0,3%).
Tra le Mid Cap, ritraccia Maire Tecnimont (-1,1%) dopo il rialzo della seduta precedente, mentre termina poco mossa Saras (+0,4%) che ha comunicato il tradizionale aggiornamento sull’EMC benchmark, contrattosi a -0,3 $/b nella settimana conclusasi il 15 novembre.
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, deciso rimbalzo di d’Amico (+6,1%), lettera invece su Gas Plus (-2,3%).