Mercati – Avanzano in avvio, Milano a +0,3%

Partenza in rialzo per gli eurolistini, nonostante i lievi cali registrati ieri sera da Wall Street e la sessione mista delle borse asiatiche.

Il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 23.375, positivo come il Dax di Francoforte (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), e il Ftse 100 di Londra (+0,8%).

Gli investitori restano intenti a valutare gli ultimi segnali contrastanti sul commercio e sui rapporti fra Stati Uniti e Cina. Ieri Wall Street ha chiuso in lieve calo dopo l’approvazione alla Camera del provvedimento contro le violenze ad Hong Kong, mossa a cui Pechino è pronta a rispondere con ritorsioni non meglio definite.

Tuttavia, il vicepremier cinese Liu He ha manifestato un cauto ottimismo sulla possibilità di siglare la fase uno dell’accordo commerciale e ha invitato i rappresentanti americani a Pechino per velocizzare le trattative. Inoltre, secondo indiscrezioni, gli Usa potrebbero posticipare l’entrata in vigore dei nuovi dazi oltre il 15 dicembre in mancanza di un’intesa parziale entro tale data.

Anche il presidente cinese Xi Jinping si è espresso sulla possibilità di un accordo fra le due superpotenze, affermando che Pechino sta lavorando per un deal “equo e basato sul rispetto reciproco”.

Sul fronte macroeconomico, la giornata sarà caratterizzata dalla pubblicazione degli indici Markit Pmi preliminari di novembre relativi ai principali Paesi europei e agli Stati Uniti. Intanto i dati finali sul Pil tedesco del terzo trimestre hanno confermato la lettura precedente, con un incremento congiunturale dello 0,1% e un +1% su base annua (+0,5% aggiustato per gli effetti di stagionalità).

Sul Forex, l’euro/dollaro viaggia poco mosso a 1,1061, così come il cambio tra biglietto verde e yen a 108,65.

Fra le materie prime arretrano leggermente le quotazioni del greggio, con il Brent a 63,83 dollari (-0,2%) e il Wti a 58,42 dollari (-0,3%) al barile.

Nel comparto obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte in lieve rialzo a 152 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,22 per cento.

A Piazza Affari, acquisti sui petroliferi Saipem (+1,4%), Tenaris (+1,2%) ed Eni (+1%), oltre che su Cnh (+1,4%), Fineco (+1,3%) e Diasorin (+1,3%).

Deboli le utilities e Bper (-0,7%). Ancora positiva Telecom Italia (+1,2%), dopo lo slittamento del termine per la presentazione delle offerte non vincolanti per la società della fibra da creare insieme a Open Fiber.

In rialzo anche Atlantia (+0,6%), con il governo pronto a concedere una proroga di 20 giorni per il salvataggio di Alitalia, mentre resta l’incertezza sulla possibile revoca della concessione.

Rimbalza Fca (+0,5%) all’indomani del calo innescato dalla causa di General Motors, “priva di fondamento” secondo il presidente John Elkann, fiducioso che il gruppo possa finalizzare l’accordo per un’integrazione con Psa-Peugeot quest’anno.