Obbligazioni – Usa e Cina restano al centro della scena, tassi in flessione

Gli operatori mantengono un atteggiamento cauto in attesa soprattutto che si delinei con maggior chiarezza lo scenario sul fronte commerciale.

I principali listini continentali scambiano nel frattempo in territorio positivo seppur con variazioni frazionali, eccezion fatta per il Ftse 100 che supera l’1 per cento. Il Ftse Mib segna un +0,3 per cento.

L’attenzione resta ancora concentrata sui rapporti Usa e Cina, a seguito in particolare del via libera da parte del Senato statunitense di un provvedimento a sostegno dei manifestanti di Hong Kong. Provvedimento cui sono seguite le affermazioni del Paese asiatico, che ha minacciato ritorsioni qualora il testo venga firmato da Trump e diventi legge.

Tutto ciò potrebbe determinare uno slittamento nella firma di un parziale accordo commerciale oltre il 15 dicembre, giorno in cui dovrebbero entrare in vigore i nuovi dazi statunitensi, qualora gli Usa non optino per una proroga.

Intanto da Pechino è giunto qualche segnale di apertura verso una ripresa dei negoziati e il raggiungimento di un accordo con Usa che sia equo e basato sul reciproco rispetto.

Occhi puntati questa mattina anche sul primo discorso, da presidente della Bce, di Christine Lagarde, che ha rimarcato la centralità delle politiche fiscali in modo che la politica monetaria raggiunga con maggior facilità gli obiettivi stabiliti.

Tornando ai mercati, riprendono a flettere in maniera generalizzata di circa 3 punti base i rendimenti dei benchmark e, tra questi, quelli italiani, con il tasso del Btp decennale che si attesta all’1,27 per cento, separato da un differenziale rispetto al Bund che resta stabile a 163 punti.

Al di là dell’Atlantico il tasso del T-Bond rimane poco mosso all’1,76% mentre sul forex il cambio euro/dollaro si mantiene in area 1,106