Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha archiviato le contrattazioni a -0,1%, in linea con il corrispondente indice europeo.
Ennesima seduta debole per i principali Eurolistini, con il Ftse Mib che ha terminato in calo dello 0,3%, all’indomani dell’approvazione da parte del Senato statunitense di un provvedimento a sostegno dei manifestanti di Hong Kong. Una mossa che ha scatenato la reazione di Pechino che si è detta pronta a ritorsioni qualora il presidente Trump dovesse convertire lo “Hong Kong Human Rights and Democracy Act” in legge.
Ciononostante, il vicepremier cinese Liu He ha manifestato un cauto ottimismo e, secondo indiscrezioni, avrebbe invitato a Pechino il rappresentante commerciale degli Stati Uniti, Robert Lighthizer, e il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, per un nuovo round di colloqui.
Indiscrezioni che sostengono la ripresa delle quotazioni del greggio, con i futures su Wti e Brent che, poco dopo la chiusura, scambiano rispettivamente in progresso dell’1,6 e dell’1,7% a 58 e a 63,5 $/bl.
Sull’azionario, tra le big frazionale ribasso per Tenaris (-0,6%). Chiusura nell’intorno della parità invece per Saipem (-0,1%) ed Eni (+0,2%) che ha annunciato l’ingresso nella governance del progetto REDD+ denominato Luangwa Community Forests Project (LCFP). La società prosegue dunque nel proprio percorso di decarbonizzazione, puntando a raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette dell’upstream entro il 2030.
Poco mosse anche entrambe le Mid Cap, con Maire Tecnimont che termina a +0,4%, seguita da Saras (+0,1%).
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, altra seduta all’insegna del denaro per d’Amico (+1,9%), rimbalza leggermente Gas Plus (+0,4%).