Settimana in calo per l’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia che nelle scorse cinque sedute ha messo a segno un -4% rispetto al -0,6% del corrispondente indice europeo e al -1,4% del Ftse Mib.
Tra le big Prysmian guadagna l’1% w/w, mentre Leonardo cede il 5,1% w/w.
Leonardo ha rafforzato la presenza negli Emirati Arabi attraverso l’accordo siglato con ADA per la fornitura di 5 elicotteri con consegna prevista nel 2020, e quello con IGG, nei settori navale e terrestre per sicurezza fisica e cyber, C4I, sistemi navali, munizionamento guidato, droni bersaglio e sviluppo del business dei sistemi di controllo del tiro.
Inoltre la società ha annunciato che l’operatore elicotteristico egiziano Petroleum Air Services aggiungerà entro fine anno alla propria flotta un sesto AW139 per operazioni di trasporto off-shore.
Tra le Mid Cap poco mossa Fincantieri (+0,1% w/w), che ha siglato con Ponant un memorandum of agreement per la costruzione di due navi da crociera di nuova generazione per un valore complessivo di circa 300 milioni. La consegna è prevista per il 2022.
La società ha anche comunicato l’avvio a Marghera dei lavori in bacino per la costruzione della nave da crociera Ryndam, destinata alla società Holland America Line del gruppo Carnival, primo operatore al mondo del settore crocieristico.
Lettera, invece, su Danieli (-2,5% w/w) e Salini Impregilo (-4,9% w/w).
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, forti realizzi su Astaldi (-8,7% w/w), il cui indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2019 è passato da 2.395 milioni a 2.469 milioni. Escludendo la liquidità netta riferita alle attività in via di dismissione, che ammonta a 184 milioni, il debito delle attività continuative di Astaldi sale da 2.576 milioni a 2.653 milioni.
In coda al segmento, Trevi (-31,1% w/w), in scia al rigetto da parte del Tribunale di Forlì dell’omologazione dell’accordo di ristrutturazione raggiunto dalla società con i creditori, rendendo di fatto inverosimile l’esecuzione dell’aumento di capitale (deliberato lo scorso 17 luglio) entro la fine del 2019.
Trevi, convinta dell’erroneità del provvedimento, ha attivato una serie di misure conservative della manovra di ristrutturazione in corso.