Mercati – Acquisti in Europa e a Piazza Affari (+0,7%), Prysmian in luce (+4%)

Mattinata in rialzo per le borse del Vecchio Continente e per i futures sugli indici di Wall Street, sostenuti dal rinnovato ottimismo su un possibile accordo fra Stati Uniti e Cina.

A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,7% a 23.430 punti, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%). In progresso dello 0,2-0,3% i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq.

Nel weekend la Cina ha annunciato che incrementerà le sanzioni per violazioni delle proprietà intellettuali, assecondando così una delle richieste della Casa Bianca nell’ambito delle trattative commerciali. Una mossa che segue le indicazioni positive giunte venerdì da Donald Trump, il quale ha affermato di essere “molto vicino” ad un accordo. Resta comunque da capire se questi passi in avanti saranno sufficienti ad evitare l’introduzione delle nuove tariffe americane, programmata per il 15 dicembre.

Segnali incoraggianti anche da Hong Kong, dove i candidati anti governativi hanno conquistato quasi il 90% dei seggi alle elezioni distrettuali, infliggendo una pesante sconfitta al governo pro-Pechino e inducendo la governatrice dell’ex colonia britannica, Carrie Lam, ad impegnarsi a rispettare il voto e ascoltare le opinioni dei cittadini. Dinamica che potrebbe ulteriormente agevolare le trattative fra la Cina e Washington, dopo il provvedimento americano a favore dei manifestanti di Hong Kong che aveva acuito le tensioni con Pechino.

Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, l’indice IFO di novembre ha sostanzialmente confermato le attese, segnalando un lieve miglioramento della fiducia delle aziende tedesche (con il relativo indicatore a 95 punti), della valutazione sulla situazione attuale (97,9 punti) e delle aspettative di business (92,1 punti, poco sotto le stime).

Sul Forex il dollaro si rafforza leggermente nei confronti delle principali valute, portando l’EUR/USD a 1,1013 e il cambio fra biglietto verde e yen a 108,85, prima di un intervento del presidente della Fed, Jerome Powell, previsto in giornata.

Fra le materie prime annullano i precedenti rialzi le quotazioni del greggio, con il Brent a 62,27 (-0,2%) e il Wti a 57,72 (-0,1%) dollari al barile. In calo l’oro sotto quota 1.460 dollari l’oncia.

Movimenti contenuti nel comparto obbligazionario, con il rendimento del Btp in calo all’1,15% e lo spread con il Bund in contrazione a 150 punti base (fonte Bloomberg).

Tornando a piazza Affari, fra le big cap spicca Prysmian (+4%) dopo la presa in consegna del progetto Western Link da parte del cliente National Grid Electricity Transmission e ScottishPower Transmission.

In evidenza anche Unicredit (+2%) che a pochi giorni dalla presentazione del nuovo piano industriale, ha precisato che ci sono stati colloqui con il gruppo Koç Financial Services riguardo la propria partecipazione nel gruppo bancario turco Yapi, ma non si è ancora giunti a un accordo. Deboli, invece, Telecom Italia (-0,7%), Atlantia (-0,6%) e Nexi (-0,5%).