Mercati – Milano tonica (+0,9%) con gli eurolistini e Wall Street

Dopo l’avvio positivo di Wall Street le borse europee si mantengono in rialzo, grazie agli ultimi sviluppi incoraggianti nei rapporti fra Stati Uniti e Cina.

A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,9% a 23.470 punti, in linea con l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%) e il Ftse 100 di Londra (+0,9%), sovraperformando il Dax di Francoforte (+0,5%) e il Cac 40 di Parigi (+0,5%).

Oltreoceano avanzano Dow Jones (+0,4%), S&P 500 (+0,5%) e Nasdaq (+0,9%), dopo l’annuncio che la Cina incrementerà le sanzioni per violazioni delle proprietà intellettuali, assecondando così una delle richieste di Washington e alimentando le speranze per il raggiungimento di un accordo commerciale.

Una mossa che segue le affermazioni di venerdì di Donald Trump, il quale ha affermato di essere “molto vicino” ad un’intesa. Resta comunque da capire se questi passi in avanti saranno sufficienti ad evitare l’introduzione delle nuove tariffe americane, programmata per il 15 dicembre.

Nel frattempo, ad Hong Kong, i candidati anti governativi hanno conquistato quasi il 90% dei seggi alle elezioni distrettuali, infliggendo una pesante sconfitta al governo pro-Pechino e inducendo la governatrice dell’ex colonia britannica, Carrie Lam, ad impegnarsi a rispettare il voto e ascoltare le opinioni dei cittadini.

Dinamica che potrebbe mettere ulteriori pressioni alla Cina nell’ambito delle trattative con gli Usa, mentre Trump ha affermato che senza il suo intervento Hong Kong sarebbe stata annientata dai soldati cinesi. “Dobbiamo stare con Kong Kong ma io sto anche col presidente Xi”, ha aggiunto Trump.

Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, l’indice IFO di novembre ha sostanzialmente confermato le attese, segnalando un lieve miglioramento della fiducia delle aziende tedesche (con il relativo indicatore a 95 punti), della valutazione sulla situazione attuale (97,9 punti) e delle aspettative di business (92,1 punti, poco sotto le stime).

Sul Forex l’euro/dollaro rimane sostanzialmente invariato a 1,1018 mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale leggermente a 108,88, prima di un intervento del presidente della Fed, Jerome Powell, previsto in giornata.

Fra le materie prime scambiano poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent a 62,51 (+0,2%) e il Wti a 57,81 (+0,1%) dollari al barile. In calo l’oro sotto quota 1.460 dollari l’oncia.

Movimenti contenuti nel comparto obbligazionario, con il rendimento del Btp in calo all’1,15% e lo spread con il Bund in contrazione a 150 punti base (fonte Bloomberg).

Tornando a piazza Affari, Prysmian (+4,6%) si mantiene in vetta al Ftse Mib, sostenuta dalla presa in consegna del progetto Western Link da parte del cliente National Grid Electricity Transmission e ScottishPower Transmission.

In evidenza anche Unicredit (+2,3%) che a pochi giorni dalla presentazione del nuovo piano industriale, ha confermato i colloqui con il gruppo Koç Financial Services riguardo la propria partecipazione nel gruppo bancario turco Yapi, sebbene non si sia ancora giunti a un accordo. Sottotono Atlantia (-1,5%) e Buzzi (-0,7%).