L’attuale leit-motiv che spinge Wall Street al rialzo nelle ultime sedute continua ad essere il progresso o le delusioni nelle trattative commerciali tra Cina ed USA. Il mercato ha ignorato una serie di dati macroeconomici che confermano il rallentamento anche sul versante domestico.
I listini hanno comunque ripreso la loro marcia al rialzo interrompendo una mini serie negativa di tre sedute consecutive. S&P500 e Nasdaq guadagnano lo 0,2% e il Dow Jones lo 0,4%, mentre il VIX si inabissa di sei punti percentuali a quota 12,35 punti.
Il bilancio della settimana, la prima negativa dopo una striscia positiva di sei, registra il calo del Nasdaq e dello S&P500 dello 0,2-0,3% e del Dow Jones di mezzo punto percentuale.
Nell’ultima seduta salgono i finanziari (+0,8%), i consumi discrezionali (+0,7%) e gli industriali (+0,5%), mentre cede il comparto dell’energia (-0,5%).
Nel settore obbligazionario lieve risalita dei rendimenti per la seconda seduta consecutiva ma solo sulla parte breve della curva. Nel dettaglio, il tasso della scadenza biennale sale di due punti base al 1,63% mentre quello decennale resta invariato al 1,77% continuando la riduzione dello spread tra le due scadenze, in atto ormai da due settimane.
Petrolio in calo (-1,4%) rispetto ai massimi delle ultime due settimane a quota 57,8 dollari al barile, dopo un picco oltre i $58.
Sul mercato valutario, dollaro in risalita a quota 1,1020 nei confronti della moneta unica.
