Analisi Tecnica – Tenaris: quadro grafico ancora negativo nel lungo e medio periodo

Il rimbalzo effettuato sul fondamentale supporto statico posizionato in area 9,06 euro ha consentito alle quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella produzione di tubi e nella fornitura di servizi nel settore Oil&Gas di riportarsi rapidamente a ridosso della soglia di 10 euro. Un movimento che, comunque, non è ancora riuscito a riportare i corsi delle azioni Tenaris al di sotto della media mobile a 100 sedute, ma anche della trendline ribassista di lungo e medio periodo.

La pressione dei venditori potrebbe tornare a farsi sentire sulle quotazioni dei titoli del gruppo controllato dalla famiglia Rocca nel caso di cedimento di un primo supporto statico posizionato a 9,78 euro in quanto si potrebbe ipotizzare un’ulteriore discesa fino al successivo supporto statico individuabile a 9,484 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Tenaris potrebbero poi registrare un’accelerazione ribassista verso un primo obiettivo individuabile a 9,262 euro, al di sotto del quale il target finale di questo movimento è posizionabile a quota 9,062 euro.

L’eventuale superamento, confermato in chiusura di seduta, di una prima resistenza statica posizionata a 10,015 euro, al contrario, potrebbe permettere alle quotazioni dei titoli del gruppo italo-argentino un allungo in direzione della successiva barriera individuabile a 10,20 euro. Nel caso di breakout di questo livello, il conseguente miglioramento del quadro grafico di breve/medio e lungo periodo potrebbe spingere i corsi delle azioni Tenaris verso i due obiettivi rialzisti individuabili rispettivamente a 10,55 euro prima e a quota 10,80 euro in seguito.

La performance da inizio anno dei titoli Tenaris è pari a +4,7% (-28,3% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 15 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 12,11 euro, con un potenziale rialzista del 22,6 per cento.

Quotazione di riferimento: 9,88 euro

 

+9,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 10,80 euro;

+6,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 10,55 euro;

+3,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 10,20 euro;

+1,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 10,015 euro;

 

-1,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 9,78 euro;

-4,0% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 9,484 euro;

-6,3% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 9,262 euro;

-8,3% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 9,062 euro.