Una decisione sul futuro di Cerved Credit Management, la divisione di Cerved specializzata nella gestione dei crediti deteriorati, potrebbe essere presa nel primo trimestre 2020.
È quanto riporta la stampa, a cui Andrea Mignanelli, Ad di Cerved, ha dichiarato che bisogna “vagliare la strada migliore che massimizzi il valore degli azionisti”.
Le ipotesi al vaglio sarebbero una partnership, un’aggregazione oppure una cessione, con un’eventuale prezzo che secondo fonti di stampa che potrebbe superare i 400 milioni. I rumor circolati nei giorni scorsi parlavano di un possibile interesse per il dossier da parte di doValue, Credito Fondiario e il gruppo scandinavo Intrum.
Al 30 settembre 2019 Cerved Credit Management aveva registrato ricavi per 128,1 milioni (+29,1% a/a; 35,5% del totale) e un Ebitda adjusted di 45,7 milioni (+43,2% a/a; 28,4% del totale).
Le masse gestite si attestano a 54,4 miliardi, di cui 45,2 miliardi di Npl e 9,3 miliardi di crediti performing e past due.
Intorno alle 10:30 a Piazza Affari il titolo cede lo 0,1% a 8,70 euro, in linea con l’indice di settore.