Equita comunica lo scioglimento – per scadenza del termine di durata – del patto parasociale denominato “Terzo Patto Parasociale” che riuniva il 53,9% del capitale della sim milanese.
Il patto era stato sottoscritto il 15 novembre 2017 da 71 soci di Equita Group, tra cui i principali azionisti come Francesco Perilli con l’11,4% e Andrea Vismara con il 6,33%, e prevedeva alcuni vincoli tra cui un impegno di lock-up sulle azioni oggetto del patto. Tale accordo denominato “Terzo Patto Parasociale” ha cessato irrevocabilmente la propria efficacia in data 21 novembre 2019.
I medesimi 71 soci di Equita Group hanno tuttavia siglato un nuovo patto denominato “Quarto Patto Parasociale”, che concede agli aderenti al patto un diritto di prelazione sulle azioni che eventualmente fossero messe in vendita dai partecipanti.
A completezza del quadro bisogna, tuttavia, aggiungere che i principali azionisti della sim hanno sottoscritto a luglio un altro patto denominato “Primo bis” che riunisce 28 azionisti a cui fanno capo 23,4 milioni di azioni (46,8% del capitale) che li impegna a vincoli di voto e di lock-up.
Di fatto, quindi, la cessazione del vincolo di non vendere le azioni riguarda una percentuale minoritaria del capitale.