Seduta cauta per i mercati asiatici che viaggiano prevalentemente in moderato rialzo in attesa di novità sull’asse Usa-Cina.
Ieri infatti i listini erano stati spinti dalle affermazioni di Trump su un accordo “molto vicino” e dalle mosse di Pechino, pronta ad aumentare le sanzioni per le violazioni di proprietà intellettuale, come richiesto dagli Usa.
Affermazioni che hanno spinto le società tech americane, le più sensibili ai temi di protezione dei brevetti, e che lasciano sperare per la firma di un accordo entro fine anno.
Resta comunque la deadline del 15 dicembre, quando dovrebbero entrare in vigore le nuove tariffe americane sui beni cinesi e che gli analisti sperano vengano rimandate.
Occhi puntati anche sulle mosse di Pechino dopo la vittoria schiacciante dei Pro Democracy a Hong Kong, con la governatrice Carrie Lam “pronta ad ascoltare la popolazione” in quelle che sembrano più affermazioni di circostanza che reali intenzioni.
Cosi i listini cinesi si muovono con cautela con Shanghai sulla parità e Shenzen a +0,3%. Sottotono Hong Kong a -0,1% nonostante l’esordio col botto di Alibaba.
Seduta prudente anche per il Giappone con il Nikkei a +0,3% e il Topix a +0,2%.
Il tutto dopo i nuovi record di Wall Street di ieri sera con il Nasdaq a +1,3%, lo S&P500 a +0,8% e il Dow Jones a +0,7%.
