Mercati Usa – Apertura debole, S&P 500 a -0,1%

Partenza poco sotto la parità a Wall Street, con gli operatori che attendono ulteriori novità sulla possibilità di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina. Dopo pochi minuti di scambi, lo S&P 500 segna un -0,1%, il Dow Jones un -0,05% e il Nasdaq un -0,02 per cento.

I segnali di progressi nei colloqui continuano ad alimentare le speranze che la fase uno dell’accordo commerciale sia ormai dietro l’angolo, scongiurando un nuovo incremento delle tariffe Usa previsto a partire dal 15 dicembre.

Secondo quanto riportato dal Ministero del Commercio cinese, nelle scorse ore si è tenuta una telefonata tra il vicepremier cinese Liu He, il capo per il commercio Usa Robert Lighthizer e il segretario di Stato Steven Mnuchin.

Le parti avrebbero raggiunto un’intesa su alcune questioni inerenti le trattative in corso, concordando di rimanere in contatto per risolvere gli ultimi punti di contrasto.

Ieri invece il presidente della Federal Reserve ha descritto l’outlook dell’espansione americana come “un bicchiere più che mezzo pieno”, dichiarando che l’attuale politica monetaria è ben posizionata per supportare un solido mercato del lavoro e un ritorno deciso dell’inflazione verso il target del 2 per cento.

Intanto il biglietto verde mantiene i guadagni delle ultime sedute nei confronti delle altre valute, con il cambio dollaro/yen in prossimità dei massimi da due settimane in area 109 e l’euro/dollaro a 1,101.

In calo invece la sterlina a 1,285 sul dollaro, dopo che un sondaggio ha mostrato un assottigliamento del vantaggio del Partito Conservatore in vista delle elezioni britanniche del prossimo 12 dicembre.

Tra le materie prime sostanzialmente stabile l’oro in area 1.455 dollari l’oncia, mentre avanzano leggermente le quotazioni del greggio con il Brent (+0,3%) a 63,8 dollari e il Wti (+0,4%) a 58,2 dollari.

Nel comparto del reddito fisso, infine, in discesa i rendimenti dei Treasury, con il tasso sulla scadenza decennale e su quella biennale in calo di 1-2 punti base rispettivamente all’1,74% e all’1,58 per cento.