Mattinata in recupero a Piazza Affari per il titolo Trevi, dopo avere chiuso la seduta di ieri a -6,9% in area 14,95 euro toccando un nuovo minimo storico, ancora in scia al rigetto da parte del Tribunale di Forlì dell’omologazione dell’accordo di ristrutturazione raggiunto dalla società con i creditori.
Il titolo rimbalza del 5,7% a 15,8 euro, rispetto al +0,7% del Ftse Italia Small Cap, dopo essere stato sospeso in asta di volatilità durante le prime ore di negoziazioni.
Si ricorda che Trevi, a seguito di suddetto stop del tribunale, ha dovuto rinviare l’aumento di capitale da 130 milioni (deliberato lo scorso 17 luglio e previsto inizialmente entro la fine del 2019), necessario per sanare la situazione finanziaria del gruppo.
La società, convinta dell’erroneità del provvedimento, ha già attivato una serie di misure conservative della manovra di ristrutturazione in corso e ha presentato reclamo alla Corte di Appello di Bologna affinché venga accolta la richiesta di omologazione dell’accordo.
Da inizio anno il titolo ha lasciato sul terreno circa 47 punti percentuali.
