Il Cda di Agatos ha esaminato il preconsuntivo al 31 dicembre 2019 a fronte del Piano Industriale 2019-2022 (BP) e al Piano Finanziario 2018-2019 (PF) pubblicati in gennaio 2019 e rivisti in giugno 2019.
Nel 2019 il valore della produzione consolidata dovrebbe raggiungere 6,7 milioni, in contrazione del 69% rispetto a 21,6 milioni indicati nel BP approvato in gennaio 2019, in calo del 60% rispetto a 16,9 milioni indicati nell’aggiornamento di giugno 2019 e inferiore del 10% rispetto a 7,5 milioni registrati nel 2018.
Nel dettaglio, nel segmento EPC e O&M per impianti di efficienza energetica (co e tri-generazione) ci si attende un aumento del fatturato rispetto al BP approvato in gennaio, che non sarà sufficiente a compensare riduzioni nei segmenti EPC fotovoltaico e vendita di energia elettrica prodotta da impianti propri che nel 2019 scenderà del 26% rispetto a 4,3 milioni rispetto a 5,9 milioni indicati nel BP di gennaio e giugno.
Una riduzione dovuta al deconsolidamento dell’impianto fotovoltaico di Carbonia e alla trasformazione del fatturato da vendite di impianti in commissioni di procacciamento commerciale.
Rispetto all’aggiornamento di giugno, il preconsuntivo 2019 nel segmento EPC efficienza energetica risulterà inferiore a causa dei ritardi fuori dal controllo della società nel raggiungimento del financial closing relativo a un importante cantiere che in giugno era dato per imminente.
L’Ebitda è stimato a 94mila euro, in contrazione del 95% rispetto a 1,78 milioni indicati nel BP di gennaio 2019, in calo del 92% rispetto a 1,15 milioni indicati a giugno, ma in miglioramento rispetto al sostanziale pareggio del 2018 (6mila euro).
L’Ebit è atteso in negativo per 694mila euro, in miglioramento rispetto al deficit di 2,4 milioni del 2018, ma con un cambio di segno rispetto a 1,1 milioni indicati nel BP approvato in gennaio 2019 e a 449mila euro indicati nell’aggiornamento di giugno 2019.
Il management si attende una perdita netta di 1,2 milioni, in miglioramento rispetto al deficit di 3,1 milioni contabilizzato a fine 2018, ma in peggioramento rispetto a -29mila euro indicati nel BP approvato in gennaio 2019 e a -298mila euro indicati nell’aggiornamento di giugno 2019.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019, nell’ipotesi in cui l’incasso di 1,8 milioni per l’80% dell’equity del progetto Marcallo avvenga nel 2020, risulterebbe di circa 15,8 milioni, inferiore di 1 milioni rispetto a fine 2018, ma superiore di circa 6,5 milioni rispetto al BP approvato in gennaio, che assumeva la cessione degli impianti mini-eolici.
Anche in questa ipotesi, in base all’andamento delle cessioni di asset non strategici in corso, la cui conclusione è ragionevolmente attesa prima della fine dell’anno, e di nuove linee di finanziamento già disponibili e in fase negoziazione, il CdA conferma la stabilità finanziaria della società.
Alla luce di quanto sopra, la società non ritiene più valide le previsioni del BP per il periodo 2020–2022 e quindi provvederà ad aggiornarle e a comunicarle al mercato una volta conclusa la cessione del Progetto Marcallo.
###
Resta sempre aggiornato sul tuo titolo preferito, apri l'Insight dedicato a Agatos