Analisi tecnica – Crude Oil: supporti e resistenze di breve ai raggi x

Dallo scorso 3 ottobre le quotazioni del future sul petrolio quotato al Nymex hanno avviato un movimento ascendente, rompendo al rialzo le principali medie mobili (a 50, a 100 e a 200 osservazioni) e riportandosi in area 58 dollari al barile. Un movimento che, comunque, deve essere inserito all’interno di un quadro grafico che rimane neutrale nel medio/lungo termine.

Una chiusura di giornata al di sopra di una prima resistenza statica posizionata a 58,74 dollari al barile potrebbe spingere le quotazioni del derivato sul Crude Oil fino alla successiva barriera individuabile a 60,06 dollari al barile. L’eventuale superamento di questo livello, potrebbe poi consentire ai corsi del future sul greggio di puntare con decisione verso gli rialzisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 61,41 dollari al barile prima e a 63,38 dollari al barile in seguito.

Un primo segnale di stanchezza, al contrario, potrebbe arrivare dal cedimento di un primo supporto statico posizionato a 57,21 dollari al barile, con possibile rapida discesa fino al successivo supporto individuabile a 56,20 dollari al barile. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni del derivato sul petrolio trattato al Nymex potrebbe essere proiettate verso un primo obiettivo ribassista di breve periodo individuabile a 54,76 dollari al barile, al di sotto del quale il successivo target è a 53,10 dollari al barile.

La performance da inizio anno del future sul Crude Oil è pari a +27,7% (-24,8% nell’intero 2018).

Quotazione di riferimento: 58 dollari al barile

+9,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 63,38 dollari al barile;

+5,9% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 61,41 dollari al barile;

+3,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 60,06 dollari al barile;

+1,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 58,74 dollari al barile;

-1,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 57,21 dollari al barile;

-3,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 56,20 dollari al barile;

-5,6% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 54,76 dollari al barile;

-8,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 53,10 dollari al barile.