Mercati Usa – Indici si mantengono sui massimi in avvio, male Deere dopo i conti

Partenza poco mossa a Wall Street, con i principali indici americani che si mantengono sui massimi storici in vista della pausa di domani per la festività del Ringraziamento. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede lo 0,03% mentre lo S&P 500 avanza dello 0,15% e il Nasdaq dello 0,3 per cento.

Il clima risk-on che ha sostenuto nelle ultime settimane i listini statunitensi non sembra dare segnali di frenata, con l’indice delle blue chip che ieri ha messo a segno il 100esimo nuovo record storico sotto la presidenza Trump.

Il presidente americano ha dichiarato che i dialoghi con Pechino sulla prima fase di un accordo commerciale sono vicini alla conclusione, dopo il colloquio telefonico tra i top negoziatori di entrambe le parti.

A ciò si aggiungono le notizie positive provenienti dall’agenda dei dati macroeconomici, con la seconda lettura del Pil Usa del terzo trimestre che è stata rivista a +2,1% rispetto al +1,9% della prima stima.

L’economia cinese, invece, continua a mostrare segnali di rallentamento dopo il calo del 9,9% dei profitti delle imprese a ottobre, aumentando le pressioni su Pechino per cercare di raggiungere un’intesa sui dazi.

Intanto il biglietto verde si rafforza ulteriormente nei confronti delle altre valute portandosi sui massimi da oltre un mese, con il cambio euro/dollaro tornato sotto la soglia di 1,10 e il dollaro/yen salito a 109.3.

Tra le materie prime in lieve ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,1%) a 64,2 dollari e il Wti (-0,2%) a 58,3 dollari, in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.

In calo infine il comparto del reddito fisso, con i rendimenti sulle scadenze decennale e biennale americane in rialzo di circa due punti base rispettivamente all’1,76% e all’1,61 per cento.

Tornando a Wall Street, Deere perde il 5% in avvio dopo aver presentato i risultati trimestrali e aver fornito una guidance per l’anno fiscale 2020 sull’utile netto inferiore alle attese degli analisti.