Obbligazioni – Ok del Parlamento Ue alla Commisione a guida von der Leyen

Pomeriggio di rialzi contenuti per gli eurolistini. Muove in controtendenza il Ftse Mib di Milano, che al momento cede lo 0,3 per cento.

Rimanendo in Italia, in mattinata sono stati diffusi gli indici relativi alla fiducia dei consumatori e del settore manifatturiero relativo al mese di novembre, che sono risultati inferiori alle attese. In particolare il primo è ai minimi da luglio 2017.

Sul mercato a reddito fisso, il Tesoro ha collocato Bot a sei mesi per 6,5 miliardi, con rendimento negativo e pari al -0,215 per cento. Per domani è attesa l’asta medio-lungo di fine mese, in cui saranno a disposizione degli investitori fino a 5,75 miliardi in Btp a 5 e 10 anni e nel CctEu 2025.

Sul secondario, in un contesto di benchmark in marginale rialzo, maggiore volatilità per il rendimento del Btp decennale, ora al 1,3%, ha portato il differenziale verso il Bund a superare quota 165 punti base, a fronte di 162 bp rilevati in mattinata.

Una giornata che ha visto via libera da parte del Parlamento europeo alla Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen. Nel discorso in aula, oltre a toccare i temi del fenomeno migratorio e di una trasformazione economica e sociale dell’Unione, la von der Leyen sulla questione Brexit ha sottolineato che, pur rimanendo una convinta remainer, rispetterà la decisione dei britannici e lavorerà per trovare soluzioni alle sfide comuni senza spezzare il legame tra i popoli europei.

Oltreoceano, le trattative commerciali fra Stati Uniti e Cina sono guidate dall’ottimismo per il raggiungimento di un accordo entro fine anno. I colloqui telefonici degli ultimi giorni hanno favorito un avvicinamento tra le parti, come confermato sia dal ministero del Commercio cinese sia dal presidente americano Donald Trump. Il tutto, nonostante le divergenze legate alla situazione di Hong Kong.

Intanto, sul fronte macro, la seconda lettura del Pil annualizzato statunitense del terzo trimestre 2019 evidenzia una crescita del 2,1%, superiore al consensus (+1,9%), alla prima lettura del terzo trimestre (+1,9%) e al dato finale del 2Q 2019 (+2%).

In rialzo il T-Bond, in calo invece sul mercato dei cambi l’euro/dollaro.