L’Antitrust ha aperto un’istruttoria nei confronti di Poste Italiane per verificare la messa in atto di “pratiche commerciali scorrette”.
Nel dettaglio, l’indagine dell’organo di controllo sulla concorrenza si concentra sul servizio di recapito della corrispondenza e, in particolare, delle raccomandate. L’ipotesi è la violazione del Codice del Consumo.
L’Antitrust vuole appurare se i postini verifichino realmente la presenza dei destinatari della raccomandata, prima di lasciare un avviso di giacenza nella casella delle lettere del destinatario.
Altrimenti, “il destinatario che voglia entrare in possesso del plico” sarebbe costratto “ad esperire procedure alternative previste da Poste, con uno slittamento dei tempi di consegna ed un dispendio di tempo ed energie che non sarebbe necessario qualora il tentativo di consegna venisse realmente effettuato”.
Per questo tipo di infrazione, la massima sanzione arriva a 5 milioni di euro.