Analisi tecnica – Recordati: fase di compressione in corso

Dallo scorso 2 ottobre le quotazioni dei titoli del gruppo farmaceutico milanese stanno effettuando un movimento laterale tra la resistenza statica posizionata a 38,66 euro e il supporto, sempre statico, posizionato a 36,32 euro, mostrando una forza relativa inferiore a quella di piazza Affari. Un movimento che nelle ultime settimane ha ridotto la sua ampiezza, con i corsi delle azioni Recordati che hanno incrociato la media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 37,65 euro, e quella a 200 osservazioni, attualmente di passaggio a 37,23 euro. Si potrebbe interpretare l’attuale fase come una vera e propria situazione di compressione delle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Andrea Recordati e da Flemming Ornskow che, da un punto di vista teorico, potrebbe esplodere nelle prossime settimane in un movimento violento in entrambe le direzioni.

Lo scenario negativo potrebbe iniziare a materializzarsi per i corsi delle azioni Recordati nel caso di cedimento di un primo supporto statico posizionato a 36,80 euro, al di sotto del quale il successivo livello da monitorare è individuabile a 35,95 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, il deterioramento del quadro grafico di breve e medio periodo potrebbe poi proiettare le quotazioni dei titoli del gruppo pharma milanese verso un primo obiettivo individuabile a 35,23 euro, con il target successivo posizionabile a quota 34,50 euro.

L’eventuale superamento di una prima resistenza statica posizionata a 37,94 euro, al contrario, potrebbe ridurre la pressione dei venditori sui corsi delle azioni Recordati che potrebbero così raggiungere rapidamente la successiva barriera individuabile a 38,66 euro. Nel caso di breakout di questo livello le quotazioni dei titoli in esame potrebbe poi accelerare verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo individuabile a 39,38 euro, al di sopra del quale il successivo target è a quota 40,48 euro.

La performance da inizio anno dei titoli Recordati è pari a +23,8% (+11,4% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi degli 8 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 41,26 euro, con un potenziale rialzista dell’10 per cento.

Quotazione di riferimento: 37,50 euro

 

+7,9% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 40,48 euro;

+5,0% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 39,38 euro;

+3,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 38,66 euro;

+1,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 37,94 euro;

 

-1,9% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 36,80 euro;

-4,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 35,95 euro;

-6,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 35,23 euro;

-8,0% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 34,50 euro.