Comparto bancario in frenata a Piazza Affari. Intorno alle 14:40 il Ftse Italia Banche lascia sul terreno lo 0,9%, dopo che nell’ultimo messe ha guadagnato il 5,2 per cento.
La performance, oltre di qualche presa di beneficio, risente dello spread risalito sopra i 160 pb, in attesa che il Parlamento approvi la legge di Bilancio 2020 entro fine anno.
L’andamento è supportato, come per gran parte del resto del listino, dal maggiore ottimismo per il raggiungimento di un primo accordo commerciale tra Usa e Cina.
Sul Ftse Mib vendite su UniCredit (-0,9% a 12,55 euro), Banco Bpm (-1,5% a 2,01 euro), Ubi (-1,2% a 2,95 euro), Intesa Sanpaolo (-0,9% a 2,31 euro), Bper (-1,4% a 4,39 euro) e Mediobanca (-0,4% a 10,24 euro).
Tra le Mid Cap frenano Mps (-0,1% a 1,49 euro), Credem (-1,8% a 5,35 euro) e Popolare Sondrio (-2,6% a 2,10 euro), mentre tiene Creval (+0,7% a 0,0709 euro).
L’andamento del settore creditizio sta impattando anche sui titoli dell’asset management, con Fineco (-0,8% a 11,45 euro) e Azimut (-2,8% a 22,91 euro) sul Ftse Mib, Anima (-0,3% a 4,69 euro), Banca Generali (-1,7% a 30,46 euro) e Banca Mediolanum (-0,3% a 9,20 euro) sul Mid Cap.