Mercati – Milano a -0,4% in una seduta prudente, vendite sul petrolio

Chiusura debole per le borse europee, in linea con l’andamento di Wall Street. A Piazza Affari il Ftse Mib termina in calo dello 0,4% a 23.259 punti. Poco mossi il Dax di Francoforte (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (flat), mentre il Ftse 100 di Londra cede lo 0,9 per cento.

Oltreoceano, dopo la sosta di ieri per la festività del Thanksgiving Day, viaggiano in lieve ribasso Dow Jones (-0,3%), S&P 500 (-0,2%) e Nasdaq (-0,2%), in una giornata che vedrà il mercato americano chiudere anticipatamente in occasione del Black Friday.

Il weekend che sta per cominciare verrà osservato con particolare attenzione anche dagli analisti, attenti a individuare eventuali segnali di debolezza nei consumi in un contesto economico già appesantito a livello globale dalle tensioni commerciali.

L’ottimismo di inizio settimana per un accordo imminente fra Stati Uniti e Cina si è parzialmente ridimensionato dopo la firma di Donald Trump sulla legge a sostegno dei manifestanti di Hong Kong. La Cina ha minacciato ritorsioni e l’intesa fra le due superpotenze potrebbe dunque slittare nuovamente, mettendo a repentaglio la cancellazione dei nuovi dazi americani previsti a partire dal 15 dicembre.

In mattinata il focus si è concentrato sull’agenda macroeconomica, da cui sono giunti i dati di novembre dell’eurozona su inflazione (in aumento all’1% a novembre) e disoccupazione (7,5% a ottobre), oltre al numero di disoccupati in Germania (sorprendentemente in calo di 16 mila unità a novembre). In Italia e in Francia sono stati diffusi anche i dati su prezzi al consumo e Pil, generalmente in linea con le attese. In particolare, nel periodo agosto-settembre il Pil italiano ha confermato la crescita trimestrale dello 0,1% e l’incremento annuo dello 0,3 per cento.

Sul Forex l’euro/dollaro avanza a 1,102, mentre il cambio fra biglietto verde e yen si attesta a 109,45.

Crollano le quotazioni del greggio con il Brent (-3,6%) a 60,97 dollari e il Wti (-4%) a 55,8 dollari al barile, appesantiti dalle indiscrezioni secondo cui l’Opec e i suoi alleati non sarebbero intenzionati ad estendere i tagli alla produzione nella riunione di settimana prossima. L’oro risale a 1.464 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund resta poco mosso a 159 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,23% (fonte Bloomberg).

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap arretra Buzzi Unicem (-3,1%) penalizzata dal downgrade di Morgan Stanley che ha rivisto il giudizio da equal-weight a underweight, con target price abbassato da 21 a 20 euro.

In rosso anche Saipem (-2,8%) in scia al calo del greggio, seguita da Pirelli (-2,2%). In rialzo, invece, Recordati (+2%), Nexi (+1,3%) e Terna (+1,1%).