Assogestioni – Ottobre, miglior mese 2019 per gli azionari

Nel mese di ottobre la raccolta netta del risparmio gestito è stata pari a 1.040 milioni, trainata dalle gestioni collettive (+1.091 milioni). All’interno dei diversi comparti dei fondi gli azionari, con flussi netti per 1.118 milioni, hanno confermato l’inversione di tendenza evidenziata a settembre.

Nel mese di ottobre la raccolta netta del risparmio gestito, secondo i dati forniti da Assogestioni, è stata positiva per 1.040 milioni, contro un flusso positivo per soli 436 milioni nel mese di ottobre 2018.

Una cifra che porta il dato cumulato da inizio anno a quasi 60 miliardi, un andamento nettamente più favorevole rispetto a quello dello scorso anno, quando, da gennaio a ottobre, le sottoscrizioni nette sono state pari a 18,5 miliardi.

Il patrimonio gestito dall’industria ha toccato i 2.275 miliardi, quasi pariteticamente suddiviso tra gestioni di portafoglio (1.166 miliardi, pari al 51%) e le gestioni collettive (1.109 miliardi, pari al 49%).

Il comparto delle gestioni collettive registra un saldo leggermente negativo (-51 milioni) con un modesto deflusso complessivo (-225 milioni) dei fondi aperti, quasi completamente compensate dalla raccolta netta pari a 174 milioni dei fondi chiusi. Il dato si confronta con una massiccia uscita dai fondi nell’ottobre del 2018 (-4.717 milioni).

Buona la raccolta netta delle gestioni di portafoglio, pari a 1.091 milioni, trainata dagli istituzionali (735 milioni). Nell’ottobre 2018 il dato era pari a 3.778 milioni.

All’interno dei diversi comparti dei fondi comuni le maggiori adesioni sono state ottenute dagli obbligazionari che hanno raccolto 1.978 milioni, quasi compensando il deflusso per 2.085 milioni dei monetari.

Bene i fondi azionari che, con una raccolta di 1.118 milioni, registrano il miglior mese del 2019. Ancora in calo, invece, i flessibili con deflussi per 1.859 milioni.

Tra le diverse società di gestione, il gruppo Intesa Sanpaolo risulta primo per raccolta netta nel mese con 1.306 milioni grazie al contributo di Eurizon con 671,6 milioni e Fideuram con 634,5 milioni.