Oggi Gismondi 1754 avvia il collocamento delle azioni, volto a costituire il flottante necessario per procedere all’ammissione alle negoziazioni sul mercato Aim di Borsa Italiana.
L’offerta prevede il collocamento di nuove azioni rivenienti da un aumento di capitale per massimi 5 milioni. La valutazione pre-money della società è compresa tra 8 e 10 milioni. La forchetta di prezzo fissata tra 3,2 e 4 euro e il flottante alla quotazione fino al 45,45 per cento.
L’offerta prevede un minimo importo garantito per gli investitori retail di 150mila euro.
È prevista l’assegnazione gratuita all’avvio delle negoziazioni di 1 warrant ogni 4 azioni ordinarie emesse nel rapporto di conversione di 1 azione ogni warrant posseduto. Il prezzo di conversione è calcolato sul prezzo di Ipo (maggiorato del 10% per ogni periodo di esercizio).
Il collocamento terminerà, salvo proroga o chiusura anticipata, il prossimo 9 dicembre.
La società è attiva nella produzione di gioielli di altissima gamma, tailor made, con una spiccata attenzione alla fidelizzazione dei clienti attraverso un servizio personalizzato.
Il marchio si colloca in un cluster di gioiellieri d’élite con quasi il 30% del fatturato (2018) costituito dalla vendita di gioielli con un sell – out superiore a 100mila euro.
Gismondi 1754 vanta ad oggi una presenza internazionale mediante Boutique dirette in Italia e Svizzera (Genova, Milano, Portofino e St. Moritz), Franchising a Praga, Department Store negli USA tramite Neiman Marcus, con 5 porte e Concessionari indipendenti in USA (5), in Italia (1) e in Russia (1).
Nel 2018 il gruppo ha riportato, su base pro forma, un valore della produzione pari a 5,65 milioni, un Ebitda di 0,97 milioni (17,2% su VdP) e un indebitamento finanziario netto di circa 2,14 milioni.
Nel primo semestre 2019 il gruppo ha registrato, su base pro forma, un valore della produzione a 2,33 milioni, un Ebitda di 0,44 milioni (18,8% su VdP) e un indebitamento finanziario netto di circa 1,84 milioni. Al 30 settembre 2019 l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 1,38 milioni, al netto di un finanziamento soci infruttifero pari a0,26 milioni che non potrà essere restituito prima di cinque anni dalla quotazione.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754, ha dichiarato: “L’approdo in Borsa ci permetterà di recuperare quei capitali necessari per espandere a livello internazionale il brand Gismondi 1754 e portare la nostra concezione di “esclusività” e di “lifestyle provider” in tutto il mondo. Stiamo crescendo in modo armonico e sostenibile, circa 12% all’anno, e con l’IPO siamo certi che potremo dare un forte impulso ai piani di sviluppo pianificati”.
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