Mercati – Acquisti in Europa dopo i numeri sul settore manifatturiero, Milano +0,2%

Mattinata positiva per i listini azionari del Vecchio Continente e per i futures di Wall Street, sostenuti prevalentemente da alcuni dati macro sopra le attese in Cina e nell’eurozona.

A Piazza Affari il Ftse Mib guadagna lo 0,2% portandosi a 23.300 punti, leggermente arretrato rispetto al Dax di Francoforte (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).

Anche i derivati sui principali indici statunitensi avanzano dello 0,3-0,4%, dopo la chiusura negativa di venerdì. Quest’ultima seduta è terminata anticipatamente in occasione del Black Friday, in cui si sono registrate vendite online per 7,4 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Un dato record che evidenzia il buon andamento dei consumi, contribuendo ad allontanare i timori per la crescita, aspettando i numeri sul mercato del lavoro a stelle e strisce in uscita venerdì.

A migliorare il sentiment sono giunti anche i dati sopra le attese sull’attività manifatturiera cinese, con l’indice Pmi Caixin di novembre sui massimi da dicembre 2016 a 51,8 punti. Nell’eurozona, invece, il Pmi manifatturiero si è attestato a 46,9 punti, ancora sotto la soglia dei 50 punti che separa crescita e contrazione ma al di sopra della lettura preliminare e della rilevazione di ottobre.

Sullo sfondo permangono le incertezze legate al commercio, dopo lo stallo nelle trattative fra Washington e Pechino a seguito della firma, da parte di Donald Trump, sulla legge a favore delle proteste di Hong Kong. Il tutto mentre si avvicina la deadline del 15 dicembre per l’entrata in vigore dei nuovi dazi americani.

Sul Forex l’euro/dollaro è invariato a 1,1015, mentre il cambio fra biglietto verde e yen è poco mosso a 109,63.

Tra le materie prime rimbalzano le quotazioni del greggio con il Brent (+2,3%) a 61,91 dollari e il Wti (+2,4%) a 56,52 dollari, dopo il crollo di venerdì innescato dai timori per un mancato rinnovo dei tagli alla produzione in vista del meeting Opec di questa settimana.

Vendite sul comparto obbligazionario, con i rendimenti in rialzo e il Btp che risale all’1,32%, ampliando lo spread dal Bund a 161 punti base (fonte Bloomberg) mentre proseguono le tensioni all’interno del governo sul Fondo Salva Stati.

A piazza Affari gli acquisti premiano Fineco (+2,1%) ed Exor (+1,8%). Ben intonate Fca (+1,4%), Prysmian (+1,45%) e Pirelli (+1,3%), oltre alle banche, mentre arretrano le utilities e Nexi (-2%). Juventus a -7,3% nel primo giorno dell’aumento di capitale.