Mercati – Apertura in lieve rialzo, Ftse Mib a +0,3%

Avvio in territorio positivo per le borse europee nella prima seduta di dicembre, con il sentiment dei mercati sostenuto dai dati macroeconomici migliori delle attese provenienti dalla Cina.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,3% in area 23.330 punti. In lieve rialzo anche il Dax di Francoforte (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%).

Gli investitori restano in attesa di ulteriori sviluppi su un possibile accordo commerciale tra Washington e Pechino, con fonti di stampa cinese che hanno ribadito che il paese asiatico chiede la rimozione delle tariffe Usa come parte della fase uno dell’intesa.

Secondo alcune indiscrezioni, le trattative tra le parti si sarebbero arenate dopo la firma dei provvedimenti americani a favore delle proteste di Hong Kong, mentre si avvicina la deadline del 15 dicembre per l’entrata in vigore dei nuovi dazi americani.

Sul fronte macro, i dati provenienti dalla Cina hanno evidenziato una ripresa dell’attività manifatturiera e della domanda interna, suggerendo un’accelerazione a novembre e raffreddando i timori legati al rallentamento della crescita.

Il Pmi manifatturiero di Caixin relativo allo scorso mese è balzato inaspettatamente al massimo degli ultimi tre anni a 51,8 da 51,7 di ottobre, battendo le aspettative degli analisti di 51,4. Bene anche il Pmi ufficiale manifatturiero cinese, che è salito a 50,2 punti a novembre rispetto ai 49,3 punti del mese precedente.

L’agenda di oggi prevede inoltre la lettura finale di novembre degli indici Pmi manifatturiero di Italia, Francia, Germania, Eurozona e Gran Bretagna, mentre nel pomeriggio in Usa uscirà l’Ism manifatturiero.

Poco mosso intanto il biglietto verde nei confronti delle altre valute, con il cambio dollaro/yen a 109,6. L’euro/dollaro si mantiene poco sopra quota 1,10 a 1,102, in attesa questo pomeriggio dell’audizione al Parlamento europeo del presidente della Bce Christine Lagarde.

Tra le materie prime in rimonta le quotazioni del greggio con il Brent (+1,2%) a 61,2 dollari e il Wti (+1,5%) a 56 dollari, dopo il crollo di venerdì in scia ai timori su un mancato rinnovo dei tagli alla produzione in vista del meeting Opec di questa settimana.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 159 punti base con il rendimento del decennale italiano che risale di cinque punti base all’1,28%, mentre proseguono le tensioni all’interno del governo sul fondo salva-stati.

Tornando a Piazza Affari, bene Fineco (+1,2%), mentre rimbalza Buzzi Unicem (+1,2%) dopo il calo di venerdì. In rialzo anche Fca (+1%), Exor (+1%) e Pirelli (+1%), mentre crolla Juventus (-6,4%).