Mercati Usa – “Black Friday” in calo (Nasdaq -0,5%), crolla il petrolio

La seduta semi festiva successiva alla giornata del Ringraziamento si chiude senza spunti, ma sui minimi intraday, in attesa di valutare alla riapertura della corrente ottava l’andamento delle vendite nel weekend di shopping più importante dell’anno.

I temi più rilevanti sono stati ancora il sostegno americano alla causa di Hong Kong e l’esito dei colloqui sui rapporti commerciali tra le due super potenze.

Il bilancio dell’ultima seduta registra S&P500 e Dow Jones in calo dello 0,4%, con quest’ultimo che perde 100 puntim e il Nasdaq in ribasso di mezzo punto percentuale. Più marcata la discesa del Russell 2000 (-0,7%), mentre il VIX rimbalza deciso (+8%), invertendo diverse sedute di calo e raggiungendo quota 12,70 punti.

Modeste variazioni invece nel mercato obbligazionario con il rendimento della scadenza biennale che scivola al 1,61% e quello decennale che risale al 1,77%.

Giornata pesante invece per il petrolio che sprofonda inaspettatamente (-4,4%) a quota 55,6 dollari al barile sui timori che i tagli alla produzione di greggio non vengano rinnovati. Sul calo ha pesato infatti la dichiarazione dell’Arabia Saudita la quale si è lamentata che alcuni membri dell’Opec non rispettino le rispettive quote di produzione costringendo il Paese arabo a ridurre costantemente la propria per non influenzare negativamente l’offerta.

Sul mercato valutario, il dollaro prima risale fino a 1,099 nei confronti della moneta unica, ma chiude in lieve calo a 1,102.