Oil & Gas (-1,5%) – Il calo del greggio pesa sulle big nell’ottava

Il Ftse Mib ha terminato l’ottava invariato a 23.259 punti, in un contesto ancora dominato dall’incertezza sul fronte commerciale dopo la conversione in legge da parte del presidente americano Donald Trump del provvedimento a sostegno dei manifestanti di Hong Kong. Una mossa che indispettisce Pechino e che fa temere per un ulteriore slittamento nel raggiungimento di un’intesa fra le due superpotenze.

In deciso calo le quotazioni del greggio con i futures su Wti e Brent che, poco dopo la chiusura venerdì, lasciano sul terreno rispettivamente il 4,5 e il 4,4% w/w a 55,4 e a 60,6 $/b. Un andamento che risente del crollo evidenziato dal petrolio nell’ultima seduta di ottava, in scia alle indiscrezioni secondo cui l’Opec e i suoi alleati non sarebbero intenzionati ad estendere i tagli alla produzione nella riunione in programma questa settimana.

Il calo del greggio ha pesato sul settore, con il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che ha segnato un -1,5% w/w, rispetto al -2,3% w/w del corrispondente indice europeo. In rosso tutte le big del comparto: Saipem (-3,1% w/w), Tenaris (-2,1% w/w) ed Eni (-2% w/w).

Tra le Mid Cap, in evidenza Maire Tecnimont (+6,5% w/w), poco mossa Saras (+0,5%).

Nel segmento delle piccole capitalizzazioni, infine, proseguono il rialzo Gas Plus (+4,8% w/w) e d’Amico (+4,7% w/w).