Seconda metà seduta caratterizzata da segni negativi senza eccezioni sui titoli del settore utility e rinnovabili quotati sul listino milanese. Alle ore 15:30 il Ftse Italia Servizi Pubblici registra un -2,4%, sottoperformando rispetto al principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (-1,2%).
Ad alimentare le vendite sul paniere dei titoli del settore utility e delle rinnovabili la nuova risalita dei rendimenti sui titoli di Stato italiani, con il Btp a 10 anni che è risalito al 1,42% (+8 punti base rispetto alla chiusura di venerdì) con un spread rispetto al Bund tedesco a 170 punti base.
Ricordiamo l’elevata sensibilità dei titoli del settore utility all’andamento dei tassi a causa di una struttura finanziaria con una più alta leva finanziaria rispetto a quella di altri comparti.
Vendite diffuse su tutto il comparto a partire dalle Big con Italgas (-3,5%), la peggiore del comparto, seguita da A2A (-3,2%), Hera (-3%), Snam ed Enel (-2,7%) e Terna (-2,5%).
Il tutto in un contesto di vendite esteso ai principali eurolistini, in seguito al tweet con cui Trump ha annunciato il ripristino dei dazi sull’acciaio e l’alluminio spedito negli Stati Uniti da Brasile e Argentina. Il presidente americano ha inoltre attaccato nuovamente la Fed, accusandola di permettere tale situazione e di mantenere i tassi troppo alti.