Nei primi nove mesi del 2019 il gruppo Zucchi ha riportato ricavi in calo del 20,3% a 48,1 milioni, poiché nel gennaio – settembre 2018 era presente un importante ordine relativo al canale promozionale che aveva influenzato il livello delle vendite.
L’Ebitda si è attestato a 5,8 milioni, a fronte dei 6,2 milioni dei primi nove mesi del 2018. In termini omogenei tale aggregato è diminuito a 2,9 milioni dai precedenti 6,2 milioni.
L’Ebitda adjusted, al netto dei proventi non ricorrenti e di ristrutturazione è rimasto sostanzialmente stabile a 6,3 milioni.
Tale aggregato è aumentato per effetto dell’applicazione, a partire dal 1° gennaio 2019, del nuovo principio contabile IFRS 16 che ha portato alla registrazione di maggiori ammortamenti per 3 milioni e alla riduzione dei canoni di affitto per 2,9 milioni.
In termini omogenei l’Ebitda adjusted è diminuito a 3,4 milioni dai 6,3 milioni dei primi nove mesi del 2018.
L’Ebit adjusted ha registrato un calo del 44,7% a 2,4 milioni, dopo aver spesato ammortamenti quadruplicati a 3,8 milioni e accantonamenti scesi a 35mila euro dai precedenti 966mila euro.
Il periodo si è chiuso con un utile netto diminuito del 65,5% a 1 milione. In termini omogenei, l’utile netto è stato pari a 1,3 milioni (3 milioni nei 9 mesi 2018).
A fine settembre 2019 il gruppo presenta un indebitamento finanziario netto aumentato rispetto a fine anno 2018 di 14,9 milioni a 84,2 milioni, applicando il suddetto principio contabile. In termini omogenei il debito netto è diminuito a 64,1 milioni (69,3 milioni a fine 2018).