Il Ftse Italia Tecnologia termina in calo del 2,1% limitando la perdita rispetto all’Euro Stoxx Tecnologia (-2,7%) e al Ftse Mib (-2,3%).
Le borse europee hanno chiuso in rosso dopo le ultime minacce via tweet di Trump che ha annunciato nuovi dazi contro Brasile e Argentina e ha attaccato nuovamente la Fed. Inoltre il Segretario al Commercio Wilbur Ross ha confermato l’incremento delle tariffe dal 15 dicembre in cado di mancato accordo con la Cina.
Segnali contrastanti anche dall’agenda macroeconomica con i dati sopra le attese sull’attività manifatturiera in Cina e nell’eurozona ma il calo a sorpresa dell’indice Ism manifatturiero americano a novembre.
Tornando al comparto tech e tlc di Piazza Affari, la big cap Stm termina in ribasso del 2,3%, penalizzata in parte dal peggioramento del sentiment in tema di commercio. Intanto il produttore di microchip ha acquisito interamente la svedese Norstel, azienda produttrice di fette in carburo di silicio (SiC).
Sottotono anche la tlc Telecom Italia (-2,7%), che ha perfezionato la cessione del 70% di Persidera a F2i ed Ei Towers.
Contrastate le mid cap Reply (-1,7%) e Sesa (+1,2%). Tra le small cap sprofonda Digital Bros (-7,4%), in rialzo comunque del 38,4% nell’ultimo mese. Realizzi anche su Tinexta (-6,5%) dopo il +12,3% dell’ultima ottava.
Negativa Retelit (-3,5%), la cui controllata RDS è salita al 3,9% del capitale. In calo anche Tas (-1,6%), la quale ha conferito il ramo d’azienda relativo alla divisione pagamenti alla NewCo interamente controllata Global Payments, che diventa così operativa.
Deboli Tiscali (-1%), soddisfatta a metà dalla sentenza del Tar sulle frequenze del 5G e Gpi (-0,5%) che ha completato l’incorporazione di Uni It in Argentea.